Fritto Misto
Noi elettori siamo tutti Oronzo Canà
Lino Banfi alias Oronzo Cana’ in “l’allenatore nel pallone” del 1984 veniva portato in trionfo dai suoi fan: “mi avete preso per un coglione”, recitava, “ma no sei un eroe” rispondevano loro
Fra i profumi di una frittata di pasta e un casatiello, se siete stati nel centro storico di Napoli non avrete potuto fare a meno di notare l’usanza di affiggere manifesti mortuari con un nome e cognome molto spesso con annesso soprannome. “E’ venuta a mancare Anna Esposito detta a’ pizzaiola”, “Anna Battimiello detta nanninella sciacquaruss” o ancora “Mario Barone detto o’ sicario”, e sull’ultimo eviterei di indagare oltre. I nostri politici devono aver passato anche loro del tempo a Napoli per aver ereditato un’usanza simile anche nelle elezioni politiche.
Non che non esistesse già in passato, “Nicola Vendola detto Nichi” lo ricordiamo ancora tutti, e non è detto che non potremmo trovarlo in futuro dato il suo ritorno alla politica attiva. Ma nelle prossime europee la premier Meloni che ha chiesto ai suoi elettori di scrivere il suo nome di battesimo per votarla, ha dato il via ad una serie di situazioni che dovrebbero semplificare il voto degli italiani. Dovrebbero. Perché quando ti chiami Giorgia Meloni e hai un nome e cognome facili da scrivere e da ricordare e non ti fidi dei tuoi elettori, forse un problema c’è. Forse ci considerano talmente stupidi da non riuscire a fare qualcosa che abbiamo imparato alle scuole elementari.
Dopo la premier, si sono scatenati in tanti: alle prossime europee, dunque, troveremo Alessandro Cecchi Paone detto “Cecchi” e detto “Pavone”, perché a detta sua qualcuno pensa sia parente di Rita Pavone; Roberto Vannacci detto “Generale”, Edmondo Tamajo, detto Tamaio, detto Di Maio, detto Edy con la y, detto Edi con la i “normale”, e detto Eddy.
Mi aspetterei a questo punto Pdor, figlio di Kmer, della tribù di Instar, uno dei personaggi più famosi di Aldo, Giovanni e Giacomo. E la lista, se volete divertirvi, è infinita. Possiamo comprendere Muharem Saljihu, detto Marco, o Suad Omar Sheik Esahaq detta Su, dati i due nomi più vicini ad un codice fiscale, ma per il resto la capacità di complicare piuttosto che semplificare è una cosa nella quale noi italiani alle volte siamo imbattibili.
Lino Banfi alias Oronzo Cana’ in “l’allenatore nel pallone” del 1984 veniva portato in trionfo dai suoi fan: “mi avete preso per un coglione”, recitava, “ma no sei un eroe” rispondevano loro. Sono passati ben quarant’anni da quel film e noi elettori siamo purtroppo considerati, ancora oggi, degli Oronzo Canà.