Il riconoscimento

Festival del Cinema Europeo, a Lecce è il giorno di Giovanna Mezzogiorno

Toti Bellone

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L'attrice ha ricevuto l'Ulivo d'Oro per la sezione Protagonisti del Cinema Italiano

LECCE - Al Festival del Cinema Europeo, che dopo una settimana di proiezioni, chiude questa sera, sabato 16 novembre, nella Multisala Massimo di Lecce, la sua XXV edizione, è il giorno di Giovanna Mezzogiorno. La 50enne attrice romana vincitrice di un David di Donatello, quattro Nastri d’argento, due Ciak d’oro, due Premi Flaiano ed una Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile alla 62esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per il film del 2005 della regista Cristina Comencini, “La bestia nel cuore”, ha ricevuto dalle mani del direttore della kermesse, Alberto La Monica, il Premio “Ulivo d’oro” per la Sezione “Protagonisti del Cinema Italiano”.

Oltre al corto “Unfitting” sul tema del body shaming (leggi: deridere e/o discriminare una persona per il suo aspetto fisico, ndr), che la vede impegnata nelle vesti di regista, a lei il Festival leccese ha dedicato la proiezione di sei dei 35 film film in cui ha recitato: “Il viaggio della sposa” di Sergio Rubini, “Del perduto amore” di Michele Placido, “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino, “La finestra di fronte” di Ferzan Ozpetek, “Vincere” di Marco Bellocchio, ed il già citato “La bestia nel cuore”.
 
In attesa dei vincitori delle varie Sezioni, in testa l’”Ulivo d’oro” per “I protagonisti del Cinema Europeo”, è stato intanto assegnato il Premio del Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani presieduto dalla giornalista e scrittrice di testi sul cinema ed i suoi protagonisti, Laura Delli Colli. Il Premio, riservato al migliore attore europeo, è stato consegnato a Paulius Markevicius per il film lituano-lettone del 2024,  “Drowing Dry”, di Laurynas Bareisa. 

Cresce intanto l’attesa per la visione, prevista alle ore 18.30, del docu-film del regista ed attore salentino Enzo Pascal Pezzuto, “I Santi di carta”, prodotto da Anna Murolo di Khàrisma Film. Inserita  nella Sezione “Cinema e Realtà”, la pellicola, girata fra Lecce, Otranto, Surano, i Castelli Romani e Cinecittà, racconta l’età d’oro dell’arte cartapesta a Lecce, ed il suo inesorabile declino, determinato anche dall’intervento del Vaticano, che riteneva le statue di Santi e Madonne realizzate con la semplice carta pressata, indegne di stare nelle Chiese.  
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