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Ecco l’arte provocatoria dell’artista leccese Gianfranco Lunetta

Toti Bellone

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Venti opere in mostra nelle sale dell’ex Conservatorio Sant’Anna di Lecce, nel cuore del borgo antico di Lecce

LECCE - L’arte provocatoria dell’artista leccese Gianfranco Lunetta, è in mostra nelle sale dell’ex Conservatorio Sant’Anna di Lecce, nel cuore del borgo antico.  Venti opere di grande formato realizzate con tecnica mista (olio, tempera, acrilico ed innesti di pistole-giocattolo ed accendini di plastica), il cui  denominatore comune è suggerire al visitatore una riflessione sull’uso delle armi e le sue nefaste conseguenze.

Non a caso, il titolo della rassegna, organizzata col sostegno di Comune capoluogo e Banca Mediolanum, è: “Gun flags & crazy synapses” (Bandiere armate e sinapsi impazzite), con l’aggiunta di: “A journey into cosmic surrealism” (Un viaggio nel surrealismo cosmico), per sottolinearne anche i contenuti artistici ed il genere pittorico. 

Grafico, fotografo e giornalista, oltre che pittore, Lunetta si è formato in giro per il mondo, vivendo fra Roma, Milano, Parigi, Londra, New York e Calcutta. Al lavoro di organizzatore di grandi eventi come la sfilata di moda in occasione del Mondiali di calcio Italia 90 e la cerimonia di apertura del mondiali di cricket in India, ha sempre coltivato l’amore per l’arte, oggi culminata nella mostra  leccese.
All’interno della quale, lungo il percorso illustrato dalle note critiche del docente universitario di estetica e storia dell’arte, Dario Evola, spiccano “Stop the gun”, “Blood flowers”, “Money is shit” e “Life is a hard game”.
Inaugurata la sera di sabato 18 maggio alla presenza dell’assessora alla Cultura, Fabiana Cicirillo, e resa glamour dalle selezioni musicali del primo dee jay di Puglia, Sandro Persano,  noto per aver lavorato in locali-cult quali il “Jackie ‘O” di Roma ed il “Regine” di New York, “Gun flags & crazy synapses” potrà essere visitata sino a domenica 9 giugno.
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