Il caso
I piccoli centri del Salento senza farmaci: l'allarme di Sunifar
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Videointervista al presidente Tonino Marchetti che denuncia: «Chiediamo l'aiuto della Regione, a farne le spese è l'utenza»
LECCE - Mancano i farmaci nelle piccole farmacie del Salento. Da Nord al Capo di Leuca, nei centri con meno di cinquemila abitanti, le medicine sono contingentate, spesso non arrivano nemmeno.
A lanciare l'allarme è il Sunifar Federfarma Lecce. Lo fa per voce del suo presidente, Tonino Marchetti, che chiede maggiori controlli e trasparenza nella filiera del farmaco. A farne le spese - è la denuncia - è l'utenza, soprattutto gli anziani che non hanno la possibilità di spostarsi in altri centri maggiormente serviti.
«La farmacia rurale, situata in centri al di sotto dei 5000 abitanti - spiega Marchetti - rappresenta la migliore garanzia per una buona distribuzione di qualsiasi tipologia di farmaco, per un rapido consulto sulle piccole e frequenti patologie, fornendo un'assistenza continua nell'arco della giornata e una guardia farmaceutica notturna nel bacino d'utenza servito. È una rete preziosa che non può essere discriminata e chiede di poter disporre di tutti i farmaci essenziali per tutelare la salute delle popolazioni servite».
Per questo chiede alla Regione «l'introduzione di alcune disposizioni finalizzate a garantire che i farmaci essenziali siano sempre presenti nel territorio regionale e disponibili presso i grossisti e le farmacie in particolare. A tale fine - conclude - introdurremo meccanismi di tempestiva segnalazione rispetto ai farmaci che vengono ordinati dalle farmacie, ma che risultano come mancanti. Segnaleremo alla Regione il farmaco non reperibile nella rete di distribuzione, nonché il grossista al quale è stata avanzata la richiesta e ogni altra stortura nel meccanismo distributivo».