Policlinico riuniti

Foggia, medici e infermieri di Malattie infettive universitaria raccontano la guerra alla pandemia

Redazione online

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La testimonianza di Roberta Doto, infermiera in prima linea

FOGGIA - Il Coronavirus va combattuto e sconfitto sempre, senza lasciare nessuno indietro perchè troppo anziano. E’ l’idea che ha ispirato il team degli operatori sanitari del reparto di Malattie Infettive universitaria di Foggia nei mesi difficili che abbiamo alle spalle. Ora più che mai però è necessario perseverare, continuare a lavorare con umiltà e serietà, uniti nella lotta al nuovo Coronavirus.

E’ quanto comunica il video che medici, infermieri e ausiliari delle Malattie Infettive del Policlinico Riuniti di Foggia hanno realizzato. E’ un concetto testimoniato da Roberta Doto, infermiera professionale in prima linea del reparto, in segno di speranza e come inno alla vita. «Ci mettemmo immediatamente al lavoro quel pomeriggio dei primissimi giorni di marzo – racconta Roberta Doto. Era emergenza e nel reparto di Malattie Infettive era necessario aprire urgentemente un'altra corsia Covid perché tutti i posti letto erano già occupati. Alle 11 del mattino successivo il nuovo reparto era pronto per accogliere i tanti pazienti che continuavano ad arrivare. E’ stato lì che ho cominciato a comprendere la virulenza del Covid-19, quanto potesse far stare male chi, fino a due giorni prima, aveva solo un po’ di febbre. Ad aggravare la malattia c’era il ritrovarsi improvvisamente soli in una stanza senza il conforto dei parenti. E con la paura per la sorte dei propri cari, magari anche loro positivi. Anche noi infermieri abbiamo avuto paura di essere contagiati e ci siamo sentiti travolti da una tempesta…ma, dopo la tempesta, spunta sempre l’arcobaleno. E sono stati i colori di quell’arcobaleno a farci andare avanti. Così abbiamo imparato a comunicare con i nostri pazienti con gli occhi e a curarli anche con i nostri gesti poiché la voce era ovattata dalle spesse mascherine. A volte lo stress e la stanchezza ci hanno sopraffatto, ma tante sono state le manifestazioni di solidarietà e di vicinanza nei nostri confronti. Per affrontare questa nuova sfida abbiamo creato un gruppo, unito in un momento in cui ci sentivamo tutti ugualmente fragili. Forti di questa nuova unione, siamo pronti ad affrontare le sfide che verranno lavorando in squadra, perchè “La sera insegna ad attendere il giorno che arriva come sempre a chiudere i passaggi della notte” (Franco Battiato)».

E come dicono nel video, presentandosi, gli stessi operatori sanitari del team delle Malattie Infettive, dal direttore prof.ssa Teresa Antonia Santantonio, al prof. Sergio Lo Caputo, ai dottori Bruno Caccianotti, Marianna Ciarallo, Sergio Ferrara, Pietro Elia Conte, Anna Carretta, José Ramon Fiore, Salvatore Sica, Serena Bruno, Graziano Minafra e, per la formazione specialistica, Irene Bottalico, Marilù D’Errico, Marianna Rizzo, Laura Montemurro «Per la cura, per ogni cura, serve: la giusta medicina, il calore del sole, un desiderio realizzato, dimenticare tante cose, qualcuno che ci apprezzi, un regalo inaspettato, una sorpresa gradita, qualcuno per cui siamo insostituibili, non essere dimenticati, non essere lasciati mai soli, le risate per ogni sciocchezza che ci rendono più leggeri, saper apprezzare anche i temporali, un sogno nel cuore e la voglia di farcela!».

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