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Foggia, Policlinico Riuniti chiusi 2 reparti Covid: emozione e gioia degli operatori sanitari
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Resta attivo un solo reparto di Pneumologia per acuzie e uno per post acuzie
FOGGIA - Chiusi due reparti di Pneumologia Covid per acuzie dell’Ospedale D’Avanzo del Policlinico Riuniti di Foggia. Ad oggi dei tre reparti di Pneumologia riservati a pazienti Covid in condizioni cliniche più gravi è attivo un solo reparto di Pneumologia Covid per acuzie e dei due reparti per i pazienti che hanno superato la fase acuta è attivo un solo reparto per post acuzie. Attualmente 9 sono i pazienti ricoverati in acuzie e 5 pazienti in post acuzie, cioè guariti clinicamente, della Pneumologia del D’Avanzo. 7 sono invece i pazienti ricoverati nel reparto di Malattie Infettive universitaria e nessun paziente è ricoverato in Rianimazione. Buone notizie, quindi, che sono un raggio di luce dopo giorni difficili.
«La chiusura di due dei tre reparti di Pneumologia Covid è il risultato di un grande lavoro di squadra di tutto il personale sanitario che ringrazio ed è un messaggio di speranza che ci ripaga di tutti gli sforzi fatti negli ultimi mesi – ha dichiarato il direttore generale del Policlinico Riuniti di Foggia Vitangelo Dattoli -. E’ stato un periodo molto impegnativo sotto tutti i punti di vista in cui c’è stato bisogno, oltre a tutte le competenze possibili rispetto a questa malattia dalle tante sfaccettature, anche dell’umanità, di incoraggiamento, di ascolto e della grande dedizione di tutto il personale». Unanime è stata la gioia e la commozione di tutti gli operatori sanitari del reparto.
«Questa emergenza è stata una esperienza professionale e umana veramente unica per la variabilità della presentazione clinica, per i livelli di gravità, per la diversa risposta ai farmaci che hanno richiesto sicuramente competenza e continui e quotidiani aggiornamenti. Abbiamo combattuto questa battaglia tutti insieme, condividendo con i pazienti le paure e le preoccupazioni, ma anche la grande volontà ad impegnarsi per vincere questa battaglia», ha spiegato la prof. Maria Pia Foschino, direttore della Struttura Complessa di Malattie dell’Apparato Respiratorio universitaria e del Dipartimento di Medicina Specialistica.
«Questi giorni non sono stati facili per nessuno, ma sono stati l’occasione per fare squadra per poter affrontare e sconfiggere in piena sinergia un nemico comune con la scienza e l’umanità nel nostro lavoro quotidiano», ha aggiunto il prof. Donato Lacedonia, associato della Struttura Complessa di Malattie dell’Apparato Respiratorio universitaria.