intervista
GAZZETTA TV «Agenti indagati, tempi lunghi per ottenere l’anticipo spese nonostante il decreto Sicurezza del governo»
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L'avv. Antonio La Scala: «Già oggi i due Falchi dovranno pagare di tasca loro per il consulente che seguirà l'autopsia»
Il decreto Sicurezza voluto dal governo Meloni non risolve il problema dei due agenti di polizia indagati per omicidio colposo dopo aver catturato i due banditi che hanno ucciso il carabiniere Carlo Legrottaglie, uccidendone uno (Michele Mastropietro) in un conflitto a fuoco. A dirlo è l’avvocato Antonio La Scala, che difende uno dei due Falchi cinquantenni in serviizo a Grottaglie. «Oggi i due agenti dovranno sostenersi la liquidazione delle spese», dice La Scala spiegando che i tempi dell’erogazione dell’anticipo non sono compatibili con quelli della difesa.
«Quelli contenuti nel Decreto - prosegue l'avvocato barese - sono principi perfettamente apprezzabili. Il problema concreto è che già stamattina i due agenti devono sostenere le prime spese per un consulente tecnico, e nessuno sa dire loro a chi scrivere, a chi rivolgersi e se esiste una modulistica. E anche se esiste, nessuno sa dire se e quando avranno il rimborso. Servirà una vita, ci sono istruttorie molto lunghe in cui serve anche il parere dell’Avvocatura di Stato che tende a limitare il valore dell’onorario».