Formazione

Foggia, inaugurato l'anno accademico dell'Università con Ministro Bernini: «Ateneo giovane, ma stiamo crescendo»

Redazione online (video Maizzi)

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A parlare è il Rettore Lo Muzio: nuovi corsi in aree agraria, medica ed economico-giuridica

FOGGIA - «La nostra è una giovane università nata nel 1999 ma che sta crescendo rapidamente. Abbiamo superato i 14mila studenti. Noi siamo proiettati nel futuro perché cercheremo sempre di migliorare le nostre performance sia dal punto di vista della ricerca , della didattica e terza missione». Così questa mattina il rettore dell’Università di Foggia Lorenzo Lo Muzio all’inaugurazione del 24esimo anno accademico.

«Le offerte formative - ha aggiunto Lo Muzio - sono quelle tradizionali a cui si aggiungono nuovi corsi sia in area agraria sia in area medica sia in area economico giuridica. Strettamente necessaria la collaborazione dell’università con tutte le istituzioni . L’università non può essere un ente nel territorio ma del territorio».

LE PAROLE DEL MINISTRO BERNINI

«Il nostro impegno fondamentale è garantire al massimo il diritto allo studio perché è importante sapere che l’università italiana riserva la frequenza gratuita al 40 per cento degli studenti italiani». Lo ha assicurato la ministra all’Università e ricerca Anna Maria Bernini, intervenendo da remoto all’inaugurazione del 24esimo anno accademico dell’Università di Foggia. «La cosa che probabilmente rappresenta il core di ogni università è il diritto allo studio che non significa solo borse di studio», ha aggiunto.

«Altro tema importante e fondamentale è quello dell’housing, cioè gli spazi in cui studiare. Abbiamo tre frecce al nostro arco - ha spiegato -. La prima riguarda il Pnrr per creare nuove strutture per la didattica e luoghi di aggregazione per gli studenti. Altro strumento è la legge 338 che, sulla base di un bando emanato dal ministero, eroga fondi alle università. Il terzo strumento riguarda un protocollo d’intesa siglato mesi fa tra ministero dell’Università e il Demanio per prendere e condividere immobili abbandonati nei centri città e metterli a disposizione degli studenti».

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