Il caso

Brindisi, fedeli disturbano il rito della festa patronale: il vescovo rifiuta di fare l'omelia

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«Per non stancare anche voi stasera, come ho stancato gli ascoltatori ieri sera, e non vorrei che qualcun altro gridasse basta, ho pensato stasera di tacere» il video dell'intervento

BRINDISI - Sarà stato il ritardo dei fuochi d’artificio, sarà stato il caldo umido o saranno stati i temi trattati, ma alcuni fedeli di Brindisi non hanno apprezzato il «discorso alla città» che l'arcivescovo di Brindisi-Ostuni, monsignor Giovanni Intini, ha pronunciato al termine della processione in mare dei santi patroni San Lorenzo e San Teodoro, tenutasi sabato 31 agosto. Tanto che nella celebrazione del rito religioso di ieri, domenica 1° settembre, il vescovo si è astenuto dal fare l'omelia. 

«Per non stancare anche voi stasera – ha detto, risentito, dall’altare – come ho stancato gli ascoltatori ieri sera, e non vorrei che qualcun altro gridasse basta, ho pensato stasera di tacere: accogliamo nel silenzio la parola di Dio che è stata seminata nei nostri cuori».

Nel corso del suo discorso, il presule giunto un anno e mezzo fa dalla diocesi Conversano-Monopoli si era dilungato citando Giorgio Gaber, Aldo Moro e papa Francesco, e aveva inoltre posto l’accento su argomenti come la partecipazione e la legalità. Dal pubblico, però, si erano sollevate qualche lamentela e urlo. 

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