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Petardi, due amputazioni a Bari: l’allarme del Policlinico prima di Capodanno con un video shock

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Amputazioni e lesioni irreversibili: l’appello dei medici sui social in vista del Capodanno

Due gravi incidenti causati dallo scoppio di petardi, entrambi con esiti devastanti e amputazioni di arti, sono già stati trattati al Policlinico di Bari durante le festività natalizie. Episodi che hanno spinto la direzione aziendale, insieme all’Unità operativa di Chirurgia plastica e ricostruttiva, a realizzare un video di forte impatto per sensibilizzare la popolazione sui rischi legati all’uso dei botti.

Il video, diffuso sulla pagina Instagram ufficiale @polibari2020, alterna gli appelli di medici e operatori sanitari a immagini cliniche reali delle conseguenze dei traumi da scoppio: amputazioni, radiografie, arti ricostruiti e mani private di dita dopo complessi interventi chirurgici. Il messaggio finale è diretto e inequivocabile: «Il miglior modo per proteggersi è non usarli».

«Non vogliamo urtare la sensibilità dei cittadini, ma mostrare in modo chiaro e responsabile le conseguenze di questi gesti», spiega il direttore sanitario Danny Sivo, sottolineando come le lesioni provocate dai petardi siano spesso violente e irreversibili, con disabilità permanenti. «L’invito è semplice e diretto: smettiamo di far esplodere botti e scegliamo altri modi più sicuri per festeggiare l’arrivo del nuovo anno».

Nel reparto di Chirurgia Plastica del Policlinico, le lesioni da petardi sono purtroppo frequenti. «Si tratta di traumi che avrebbero potuto essere evitati – afferma il professor Giuseppe Giudice, direttore dell’Unità operativa – un gesto imprudente può trasformare una festa in una tragedia, spesso con conseguenze invalidanti per persone molto giovani».

La chirurgia plastica e ricostruttiva riveste un ruolo centrale nel trattamento di questi traumi, intervenendo nella ricostruzione dei tessuti molli, nella riparazione di nervi e tendini e, nei casi più complessi, nel reimpianto delle dita amputate. Tuttavia, come evidenzia la dottoressa Eleonora Nacchiero, «la tempestività dell’intervento e la competenza multidisciplinare risultano decisive, ma i petardi provocano una distruzione estesa dei tessuti che può rendere inefficaci anche interventi complessi e di lunga durata».

Accanto all’attività clinica, il Policlinico di Bari è impegnato da anni in campagne di prevenzione rivolte soprattutto a bambini e ragazzi, in collaborazione con scuole, Polizia di Stato e Vigili del Fuoco, con l’obiettivo di diffondere la cultura della sicurezza e ridurre il numero di incidenti evitabili.

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