Evento internazionale a Bari
Innovazione: «il futuro dei droni è realtà in Puglia»
«Drones Beyond» dal 24 al 27. Acierno (Dta): vetrina di un settore con 8mila addetti
Giuseppe Acierno, presidente del Distretto tecnologico aerospaziale, per il terzo anno, ci sarà a Bari un evento sul mondo dei droni - Drones Beyond - Unfolding Innovative Aerial Services in the Smart City -, con focus sulle potenzialità di utilizzo per rendere le città sempre più smart . La manifestazione si terrà il 25 e 26 ottobre, con eventi anche il 24 e il 27. Che obiettivi si vogliono raggiungere?
«Tredici anni fa abbiamo avviato un percorso la cui missione era quella di rendere la Puglia e Bari “regione europea” di riferimento per lo sviluppo delle tecnologie, dei servizi e delle soluzioni legate alla guida aerea autonoma, che per semplicità possiamo definire industria dei droni, convinti che questo investimento nel tempo avrebbe pagato. Oggi siamo, senza ombra di dubbio, una delle realtà più attive ed attrattive nell’intero panorama europeo, potendoci così permettere di attirare in questi in queste giornate, imprese enti, cittadini, studenti ed accademici da tutta Europa. Le oltre mille persone dell’edizione del 2022 saranno ampiamente superate».
Come si caratterizzerà l’evento?
«Il Drones Beyond si è affermato come la più grande iniziativa europea finora realizzata per numero di dimostrazioni e missioni operative con droni dal vivo e virtuali. Ci saranno imprese nazionali ed internazionali che animeranno il cielo cittadino, della Fiera del levante, dei porti di Bari e Taranto con droni in missioni operative; esposizioni, dibattiti, seminari ed una drone race aperta alle scuole pugliesi arricchiranno di contenuti e valore l’iniziativa».
Ospiti e partnership?
«Tanti e di diverso tipo, in primis istituzionali a partire dalla Commissione Europea per passare ad Eurocontrol, Esa , Euspa, Enac, Enav, Asi ed altri ancora; poi imprese dalla Germania, dall’Olanda, Finlandia, Israele, Uk, Spagna e Belgio, rappresentanti ancora di multiutilities, ospedali, corpi per la sicurezza dello Stato e dei cittadini ed infine rappresentanti di università ed istituti di ricerca italiani e stranieri»
Quali i paesi più avanzati nell’utilizzo di questi nuovi vettori?
«Ancora una volta Usa e Cina guidano prodotti tecnologie e soluzioni; l’Europa ha recentemente varato la drone strategy 2.0 per accorciare il gap ed avere un protagonismo industriale maggiore in un settore fortemente in crescita sia come fatturato che come occupati, senza dimenticare il beneficio che tanti servizi con droni porteranno alla comunità. Siamo orgogliosi di essere oggi la parte italiana nella rete europea dei test bed a supporto dello sviluppo di questo mercato ed a Bari in questi giorni ci riuniremo con i colleghi europei».
La sinergia tra Dta, Esa, Asi e Enac nella codificazione delle regole per l’uso dei droni nello spazio pubblico e per utilità sociale a che punto è?
«La nostra partnership istituzionale nel tempo si è allargata e consolidata superando i confini nazionali, il Drones Beyond 2023 ad esempio ha come main partner Eurocontrol, l’ente europeo che ha il compito di garantire il controllo del traffico aereo per tutti i voli internazionali nello spazio aereo degli Stati membri. Anche in questo settore le numerose attività di R&S ed i servizi che offriamo al mercato, ed in particolare il know how che ne deriva, alimentano un patrimonio di conoscenze che è determinante per il regolatore, senza dimenticare che parliamo comunque di oggetti che volano sulla testa dei cittadini».
Il settore aerospaziale è stato recentemente elogiato dal ministro della Difesa Guido Crosetto. Che numeri mette insieme in Puglia?
«Oggi siamo abbondantemente sopra gli ottomila addetti con una crescita importante soprattutto nel settore spazio e con un fatturato che supera il miliardo e mezzo di euro, numeri più che raddoppiati. Abbiamo costruito in questi anni, costantemente e con merito, l’immagine della parte della Puglia più innovativa ed ambiziosa proiettata nella dimensione internazionale. Abbiamo fatto dell’aerospazio un biglietto da visita tant’è che la Puglia vanta e viene riconosciuta per l’esistenza di un sistema aerospaziale moderno e competitivo. Altrettanto soddisfacente è osservare come istituzioni ed accademia, ma direi anche la cittadinanza, negli ultimi vent’anni abbiano compreso l’importanza di questo settore: abbiamo laboratori, ricercatori corsi di laurea, dottorandi, incubatori, digital innovation hub, test bed, spazioporto, sempre più imprese ed addetti, eventi internazionali e soprattutto riconoscibilità quale una delle migliori pratiche europee cosa questa per la quale abbiamo ricevuto innumerevoli riconoscimenti».
Crescono intanto le sperimentazioni con la rete europea degli Esa Bic. Che impatto hanno sul territorio?
«Abbiamo compiuto un grande sforzo progettuale ed organizzativo che ha permesso al Distretto di vincere la gara nazionale per gli incubatori “spaziali” e poter guidare così nuove e giovani imprese nel mercato globale dello spazio. Quello che noi gestiamo a Brindisi è il primo ed unico incubatore dell’Agenzia Spaziale Europea presente nell’intero mezzogiorno d’Italia. Partendo dalla Puglia, insieme ai “Bic” gestiti del Politecnico di Torino e del Politecnico di Milano ed al nodo di Padova porteremo il Mezzogiorno nel cuore dell’impresa spaziale europea. Siamo pronti ad accompagnare e sostenere le nuove sfide dell’imprenditoria e dei giovani».
Come?
«Metteremo a loro disposizione risorse a fondo perduto, servizi di business, di supporto tecnico e legale, nonché li introdurremo nella grande rete europea dell’agenzia spaziale europea».
Durante il Drones Beyond 2023 si svolgeranno dimostrazioni dal vivo e demo registrate, effettuate da operatori nazionali ed internazionali a Bari e Taranto?
«Sì, saranno dedicate a controllo e monitoraggio delle lame cittadine, identificazioni di incidenti stradali e gestione dell’emergenza, gestione di cantieri ed infrastrutture, trasporto merci di medio lungo raggio nei porti, manutenzione di pale eoliche, agricoltura di precisione. Mi fermo qui, preferirei si venisse a guardare dal vivo le esibizioni per comprenderne la portata»