corse a rischio a Taranto

Più autisti nei seggi che sui bus da oggi emergenza ad Amat

I dirigenti con le mani legate. Quasi 100 i dipendenti delle aziende di trasporto coinvolti

di PAMELA GIUFFRE'

Ci sono più autisti nei seggi elettorali che nelle aziende del trasporto pubblico. E’ quanto accade oggi anche a Taranto. Sarà così fino a dopodomani in occasione delle votazioni politiche. Saranno infatti almeno 52 i dipendenti dell’Amat, l’azienda per il trasporto pubblico locale, ad assentarsi in questi giorni per ricoprire l’incarico di presidenti, segretari, scrutatori o rappresentanti di lista; e 42 saranno invece i lavoratori del Ctp, il Consorzio per il trasporto pubblico locale, che non presteranno servizio per lo stesso motivo. Numeri importanti che, se aggiunti ad altre fisiologiche assenze, soprattutto se impreviste, rischiano di mandare in crisi il servizio di trasporto pubblico nella città dei due mari. Almeno per quanto riguarda l’Amat. Se, infatti, dal Ctp garantiscono che l’organizzazione dei turni è stata pensata in modo tale da non creare alcun tipo di disservizio all’utenza, imprevisti a parte, dall’Amat fanno invece sapere che l’elevato numero di dipendenti dell’azienda, soprattutto conducenti, che sarà impegnato nei seggi elettorali, comporterà possibili riduzioni dei servizi. Riduzioni che potranno verificarsi anche martedì, dovendo l’Amat far recuperare al personale il riposo periodico di domani non goduto. L’azienda chiede per questo l’istituzione di un organismo di vigilanza.

«Ci troviamo - dichiara il presidente dell’Amat, Silvano Cavaliere - nella situazione nella quale dobbiamo riuscire a contemperare il diritto, riconosciuto dalle leggi ai lavoratori che adempiono funzioni presso gli uffici elettorali, con il diritto alla mobilità dei cittadini. Nessun provvedimento può essere messo in atto dall’azienda per ovviare al deficit straordinario e temporaneo di risorse umane se non il blocco delle ferie».

Già nei giorni scorsi, Amat ha annunciato la predisposizione di un programma sulla base del numero di conducenti assenti: «Saranno praticati tagli ad alcune corse con ripercussioni soprattutto sulle linee meno frequentate. In questo caso, l’utenza dovrà avere la pazienza di spostarsi alla fermata più vicina di altre linee utili ai suoi spostamenti. Nel complesso, considerato il numero di conducenti assenti, riteniamo che sarà cancellato il 25 per cento dei turni. Il nostro impegno è comunque teso a soddisfare, anche in queste condizioni, le esigenze di mobilità dei cittadini creando il minor disagio possibile».

L’Amat ha informato la Prefettura ed il sindaco di Taranto. E lo stesso ha fatto anche l’amministratore unico del Ctp, Roberto Falcone, rivolgendosi al prefetto e alla Regione Puglia, che, in questo caso, è la committente.

«Non possiamo definirli fatti anomali - afferma Falcone - perché consentiti dalla legge, però era nostro dovere informare chi di competenza di una situazione che crea difficoltà al servizio. Per fortuna, per il momento siamo riusciti ad organizzarci in maniera tale che il trasporto venga regolarmente garantito. Ma perché questo sia possibile, deve andare tutto bene, senza che si verifichino ulteriori assenze, altrettanto legittime. Il problema - conclude l’amministratore del Ctp - va risolto a monte, nel senso che la legge va rivista come ha già proposto l’Asstra, l’associazione nazionale di categoria, richiedendo al ministro degli Interni l’adozione di un provvedimento che escluda il personale dipendente di aziende di trasporto pubblico dagli incarichi nei seggi elettorali».

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