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Consegna farmaci Asl Taranto, ora il Cns va al Tar dopo la querelle sulle proroghe: a rischio il servizio

Maddalena Mongiò

Al centro della controversia vi è una lunga sequenza di proroghe di un contratto stipulato nel 2017, scaduto a marzo 2021 e prorogato fino al marzo 2022 nei limiti previsti dagli atti di gara

La lunga «riflessione» di Asl Taranto mette a rischio il servizio di movimentazione e consegna dei medicinali. Una vicenda ricca di tortuosità che è approdata dinanzi al Tar Puglia-Lecce con un ricorso degli avvocati Michele Perrone e Angelo Michele Benedetto, legale del Cns, il Consorzio nazionale servizi che da anni si occupa del servizio di logistica dei magazzini e di movimentazione dei materiali dell’Asl di Taranto. Il Consorzio ha presentato un ricorso (ex art. 120 del Codice del processo amministrativo), chiedendo l’annullamento - previa sospensione cautelare - della diffida con cui l’Asl ha imposto la prosecuzione del servizio oltre il 31 dicembre 2025.

Al centro della controversia vi è una lunga sequenza di proroghe di un contratto stipulato nel 2017, scaduto a marzo 2021 e prorogato fino al marzo 2022 nei limiti previsti dagli atti di gara. Secondo il Consorzio, tutte le proroghe successive sarebbero illegittime, perché disposte quando il contratto era già scaduto e in assenza dei presupposti richiesti dalla normativa sugli appalti pubblici.

Nel ricorso ricostruisce una vicenda definita «emblematica»: prima il tentativo mai concluso di internalizzazione del servizio da parte dell’Asl, poi una nuova gara bandita con forte ritardo e conclusasi solo nel novembre 2025 con l’esclusione di entrambe le offerte presentate dai partecipanti (tra cui lo stesso Consorzio) con la conseguente dichiarazione di gara deserta. Nel frattempo, il servizio è stato garantito dal gestore uscente in regime di proroga, con costi crescenti e ricavi fermi ai prezzi del 2016.

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