I nodi dell'acciaio
Ex Ilva, Urso: «Genova ha detto sì a forno elettrico. Nuova proprietà nella prima parte del prossimo anno»
«Le manifestazioni di interesse devono essere espresse entro il 15 settembre. Avremo le prospettive industriali dei singoli piani. I commissari cominiceranno il lavoro di negoziato coi vari attori»
«Oggi Genova mi ha detto sì in modo unitario alla possibilità di un forno elettrico all’acciaeria ex Ilva di Cornigliano». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine di una serie di incontri alla prefettura di Genova con gli enti locali, i sindacati, le imprese e i comitati. Il ministro ha dichiarato che «in un confronto trasparente e responsabile con la città, con la Regione, con le rappresentanze sindacali e di impresa, con le associazioni dei cittadini, abbiamo registrato un ampio consenso affinché ci sia un rilancio della siderurgia nel polo di Cornigliano e negli stabilimenti collegati di Novi Ligure e Racconigi, attraverso l’utilizzo di un forno elettrico, come previsto nel nostro piano di piena decarbonizzazione».
«Questo piano prevede - ha proseguito Urso - che, ove ci fosse l’interesse del player industriale, di realizzare anche un forno elettrico nella città di Genova, per l’area nord. E’ una opportunità che può essere data agli investitori, a fronte del fatto che a Taranto sono previsti al massimo tre forni elettrici, per una capacità complessiva, certificata dal rilascio dell’Aia (Autorizzazione integrata ambientale, n.d.r.), che non può superare i sei milioni di tonnellate» all’anno.
«Se tutto andrà come speriamo, ma dipende molto dalle scelte del Comune di Taranto, si potranno assegnare gli impianti dell’ex Ilva ai nuovi investitori privati nella prima parte del prossimo anno». Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine di una serie di incontri alla prefettura di Genova con gli enti locali, i sindacati, le imprese e i comitati.
«Le manifestazioni di interesse devono essere espresse entro il 15 settembre - ha spiegato il ministro -. Con le manifestazioni di interesse avremo le prospettive industriali dei singoli piani. I commissari cominiceranno il lavoro di negoziato coi vari attori. Prevedo che questa seconda fase si possa concludere entro fine novembre».
«Poi inizierà una terza fase, che è quella delle procedure per l’antitruist europeo e per l’esercizio del golden power nazionale - ha concluso Urso -. Queste procedure impiegheranno almeno tre mesi. A quel punto potremo passare alla fase degli accordi di programma con l’investitore (o gli investitori), gli enti locali e le organizzazioni sindacali».