La notizia
Lido Azzurro, l’impresa scout: l’alta squadriglia del Martina 1 impegnata nella pulizia della spiaggia
A farla da padrona, con una presenza massiccia e preoccupante, sono stati i mozziconi di sigaretta
La mattinata di ieri a Lido Azzurro non è stata una delle solite giornate di sole e relax. Per un gruppo di giovani “eroi” in erba, è stata l’occasione per rimboccarsi le maniche e dare una sonora lezione di civiltà a chi, evidentemente, l’ha dimenticata per strada. Gli scout dell’alta squadriglia del gruppo Martina Franca 1, in collaborazione con Legambiente Taranto, hanno intrapreso una vera e propria missione di bonifica sulle dune e sulla spiaggia. E il bottino, purtroppo, è stato decisamente amaro.
Immaginatevi la scena: quattordici ragazzi, guidati dal loro capo scout e affiancati dai rappresentanti di Legambiente, armati di rastrelli, guanti e sacchi. Invece di giochi e risate spensierate, si sono trovati di fronte a uno spettacolo desolante. Tapparelle, cerchioni, materassi abbandonati, un tappeto sbrindellato, ombrelloni e spiaggine rotte, ma anche l’indicibile: pannolini sporchi e assorbenti usati. E ancora, un bidone di latta arrugginito e un’infinità di bottiglie di vetro e di plastica. Un vero e proprio campionario dell’inciviltà umana, esposto a cielo aperto sulla costa.
A farla da padrona, con una presenza massiccia e preoccupante, sono stati i mozziconi di sigaretta. Decine, centinaia, forse migliaia di filtri che avrebbero impiegato secoli a decomporsi, soffocando la sabbia. Alla fine delle attività, il risultato è stato impressionante: circa dieci sacconi stracolmi di rifiuti, un monumento alla vergogna di chi usa il mare e la spiaggia come una discarica.
Nonostante la tristezza per lo scempio ambientale, i ragazzi hanno concluso il loro servizio con un palpabile senso di soddisfazione e appagamento. Hanno toccato con mano la portata del problema, rimanendo sbalorditi dalla quantità di immondizia presente. Ma la loro è stata anche una consapevolezza amara: c’è ancora tantissimo da pulire. E soprattutto, c’è un lavoro immane da fare per educare chi non ha ancora compreso che il rispetto per l’ambiente è rispetto per se stessi e per il futuro di tutti. La speranza è che gesti come questi, carichi di puro spirito civico, possano servire da monito e da stimolo per una Taranto più pulita e consapevole.