I nodi del siderurgico

Ex Ilva, nell’accordo di programma nessun cenno all’occupazione

Redazione Primo Piano

Già dal prossimo anno è previsto l'avvio della transizione ecologica, con il progressivo addio al carbone

Teoricamente viene ipotizzato un processo graduale che non preveda riduzione della produzione (d’altronde scesa ai minimi di sempre), ma l'uso di nuove tecnologie e la cattura della Co2. È quanto previsto nella bozza dell'accordo di programma predisposta da Palazzo Chigi per il futuro dell'ex Ilva: già dal prossimo anno è previsto l'avvio della transizione ecologica, con il progressivo addio al carbone. Un piano di decarbonizzazione che mantenga però invariata la produzione annua a 6 milioni di tonnellate di acciaio (in realtà produzione che l’Ilva non raggiunge da oltre un decennio e che ora è tecnicamente impossibile con 2 altiforni spenti e un altro da fermare per interventi di manutenzione), ma con un progressivo abbandono del ciclo integrale basato su altiforni a favore di una produzione a basse emissioni, alimentata da forni elettrici (Eaf) e acciaio preridotto (Dri) prodotto in loco...

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