le indagini

Taranto, armi al mercato nero: altri 5 indagati nell'inchiesta

francesco casula

Pistole e anche un kalashnikov «scomparsi» dopo l’acquisto. Tutto è iniziato con la perquisizione dell'abitazione di un 26enne, sottufficiale della Marina

Si è chiusa con cinque indagati l'inchiesta della Procura sull'arsenale di armi custodito in una villetta di Lido Azzurro e pronto per essere venduto al mercato nero. È stato il pubblico ministero Raffaele Graziano a firmare l'avviso di conclusione delle indagini al termine delle attività condotte dai carabinieri e dalla Squadra mobile.

Nei guai sono finiti il 29enne Angelo Alexandru Babuscio, nato in Romania ma residente a Taranto, arrestato a gennaio scorso, Fabio Massaro un sottufficiale della Marina di 26 anni, e poi anche alcuni familiari e amici di quest'ultimo. Tutto è cominciato quando i carabinieri del comando provinciale di Taranto, ad aprile 2024, si sono presentati alla porta della abitazione del 26enne per effettuare la perquisizione in quell'appartamento e in tutti i locali che erano riconducibili a lui: il controllo successivamente, dal quartiere Tamburi, si è spostato nel rione Lido Azzurro, alla periferia della città. Una volta entrati nella villetta i militari hanno cominciato la perlustrazione e infine sono riusciti a individuare cinque pistole che tempo risultavano rubate. Nei guai, in quella occasione, è finito appunto il giovane militare: costretto ai domiciliari, il 26enne ha deciso di collaborare con gli investigatori e ha ammesso che in realtà quelle armi gli erano state consegnate dal 29enne.

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