Il caso
Mobbing e calunnia, il sindaco di Ginosa Parisi e altri quattro rischiano il processo
Il primo cittadino: «Diverse accuse sono già cadute: sono sereno»
GINOSA - «Buona parte delle accuse sono già cadute ne resta soltato una: affronterò questo procedimento con serenità perchè ho fatto tutto nel rispetto delle regole. Ho ricevuto una relazione dal comandante dei vigili urbani e l'ho inoltrata alla magistratura: non avrei potuto fare altro». Si dice tranquillo Vito Parisi, sindaco di Ginosa per il quale la procura di Taranto ha chiesto il rinvio a giudizio dopo il coinvolgimento nell'inchiesta per mobbing ai danni di una vigilessa. Il pm Rosalba Lopalco ha infatti chiesto il rinvio a giudizio per il primo cittadino, che deve difendersi dall'accusa di calunnia, e poi per il comandante della Polizia Locale Giovanna Ferretti, per il suo vice Antonio Costantino, difesi dagli avvocati Luisa Sibilla e Gianluca Nardulli e accusati di maltrattamenti ai danni dell'agente. Chiesto il processo anche per l'assessore Marco Ielli e il 50enne Alessandro Gnisci, accusati di favoreggiamento: secondo l'accusa, avrebbero reso dichiarazioni false agli inquirenti per, appunto, favorire i due ufficiali della Polizia Locale...
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