le indagini
Omicidio Leporano, il figlio cercava di isolare la madre dal resto della famiglia. Ieri i funerali di Silvana La Rocca
Il prete: «Occorre rimanere in silenzio di fronte alla morte e in particolare di fronte a una morte così tragica e cruda»
«Affidiamo a Dio l'anima della nostra sorella Silvana e preghiamo per tutti i suoi cari. Tutti. Chiedendo a Dio la forza per poter un giorno, anche se i tempi saranno lunghi, anche la capacità di perdonare chi ha compiuto l'irreparabile».
Parla piano don Alessandro Solare, parroco della Sacra famiglia in cui ieri sono stati celebrati i funerali di Silvana La Rocca, 73enne uccisa a coltellate dal figlio 46enne Salvatore Dettori. Nella chiesa del rione Salinella le parole del sacerdote pesano come macigni sui familiari straziati dal dolore provocato dal brutale assassino commesso dal 46enne che dopo aver inflitto alla donna 22 coltellate ha anche prelevato il cuore a mani nude per poi buttarlo per strada.
Il prete spiega che «tante sono state le parole dette e le parole scritte su questo fatto esecrabile» e che «il nostro cuore è profondamente scosso e contrito», ma «occorre rimanere in silenzio di fronte alla morte e in particolare di fronte a una morte così tragica e cruda». Don Alessandro parla della povertà umana e chiede di evitare «definizioni affrettate o in vaniloqui sprezzanti e fuggitivi» e ricorda che «non abbiamo un libretto di istruzioni che ci dicano come essere padri, madri, figli, fratelli pedissequamente precisi. Non lo sappiamo. E pertanto da questa nostra povertà dobbiamo approcciarci a quanto sta accadendo senza caricare di livori il giudizio, ma fare in modo che tutto possa trovare un senso anche quando questo tarda ad arrivare o sembra non esserci».
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