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Martina Franca, venduto IL Grand Hotel Castello: unica offerta quella della «Limm» di Noci
L’aggiudicazione (per ora provvisoria) per 1 milione e 805mila euro
MARTINA FRANCA - L’ex hotel Castello ha un nuovo proprietario. Si tratta della società «Limm srl», unica azienda ad aver partecipato al lotto numero 1 del bando per l’alienazione proprio di quell’immobile. Si partiva da un prezzo a base d’asta di 1milione e 678mila euro, aggiudicato per 1milione e 805mila euro, con un rialzo di circa 126 mila euro.
Ieri mattina, a Palazzo Ducale, l’apertura delle buste nell’ambito della procedura per la vendita di complessivi 33 immobili di proprietà comunale, fra i quali anche ex scuole rurali e il Grand Hotel Castello, noto imponente immobile che si erge in zona Pergolo e da decenni si colloca sullo skyline della città. La costruzione di quella che doveva essere una struttura ricettiva, progettata - fra gli altri - dall’ingegnere Sergio Musmeci, è iniziata negli anni Sessanta e doveva concludersi negli anni Settanta del secolo scorso ma rimase incompiuta.
Per il momento si tratta tecnicamente di una assegnazione provvisoria, che diventerà definitiva solo dopo che saranno espletate tutte le verifiche da parte degli uffici comunali. Ad ogni modo il plico con la documentazione presentata è risultato completo; a quest’ultimo sono allegati anche due bonifici di caparra che risultavano essere necessari al fine di avviare la procedura di acquisto. La Limm è una società con sede a Noci che opera nel campo dell’edilizia, specializzata nella progettazione e realizzazione di edifici residenziali e commerciali. L’azienda si occupa sia della fase di progettazione che di quella esecutiva e vanta una lunga esperienza nel settore edile, con un solido know-how maturato nel corso degli anni, stando a quanto si legge sul suo sito internet. L’azienda attualmente è impegnata nella realizzazione di un importante complesso commerciale proprio a Noci.
Per sapere cosa intendono fare dell’ex hotel Castello occorre attendere l’assegnazione definitiva, ma secondo fonti vicine al dossier il grande immobile potrebbe essere suddiviso in diversi spazi, ciascuno con destinazioni differenti. Sicuramente ci sarà una parte commerciale, molto probabilmente anche una residenziale, senza escludere che una porzione dell’edificio possa essere destinata al turistico-ricettivo e all’ospitalità. Nel portafoglio storico degli immobili completati da questa società ci sono tante costruzioni ed edifici realizzati nella provincia di Bari e nello stesso capoluogo di regione, molti dei quali con destinazione pubblica.
Intanto, in questa prima battuta d’asta, oltre all’ex Grand Hotel Castello sono stati venduti altri 9 beni comunali, dei quali 5 ex scuole rurali in zone Primicerio, Caliandro, Cuoco, Specchia Tarantina/Restano, Raschiazappa e 4 unità immobiliari del centro urbano. L’alienazione dei dieci immobili all’asta consentirà a Palazzo Ducale di incassare complessivamente la somma di oltre 2milioni di euro. Il bando era stato pubblicato dal Comune ad agosto scorso.