l'iniziativa

Il capodoglio di Polignano a Mare rivive a Taranto: artisti e artigiani a lavoro per la ricostruzione dei resti

Lo scheletro diventerà un’autentica installazione artistica, la prima di questo tipo nel Mediterraneo

TARANTO - I resti di un esemplare di capodoglio, spiaggiato dieci anni fa sul litorale di Polignano a Mare, rivivranno grazie alla ricostruzione di artigiani e artisti nel Ketos Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei, nel “Palazzo Amati” a Taranto. È quanto sottoscritto in una convenzione tra il Comune di Polignano a Mare, nella persona del Sindaco Vito Carrieri, e il Presidente della Jonian Dolphin Conservation Vittorio Pollazzon.

Le maestranze coinvolte realizzeranno le parti mancanti “interpretandole” in base alla loro particolare sensibilità: lo scheletro del capodoglio diventerà così un’autentica installazione artistica, la prima di questo tipo nel Mediterraneo, che lancerà il messaggio della necessità della tutela dei cetacei nei nostri mari.

Ai tempi sono stati due ufficiali della Guardia Costiera ad essersi occupati del recupero dello scheletro del capodoglio che – era il settembre del 2014 – fu ritrovato spiaggiato sul litorale di Polignano a Mare. Dopo le procedure previste dalla normativa, fu deciso di affondare la carcassa ancorandola al fondale mediante una rete, per consentire all’ittiofauna di cibarsene spolpando così le ossa dello scheletro, un procedimento all’epoca innovativo, il primo caso in Adriatico. Dopo due anni i sommozzatori rimossero la rete e recuperarono le ossa che furono affidate al Comune di Polignano a Mare.

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