L'INIZIATIVA

Fedez a Taranto: «Una priorità per la salute è utilizzare le risorse del PNRR per l'ex Ilva»

Il rapper ha presentato un progetto congiunto con il presidente del Codacons Carlo Rienzi a favore della comunità di Taranto, alle prese con l’emergenza sanitaria e ambientale

TARANTO - «E' sconcertante che nel 2024, in un Paese come l’Italia, ci siano degli scenari in cui si debba scegliere tra il diritto al lavoro e la propria salute. Sarebbe interessante generare una discussione, anche comprendere se una parte dei fondi del Pnrr possa essere destinata a una riqualificazione degna di tale nome dell’ex Ilva perché ad oggi secondo me non sono stati fatti gli investimenti necessari. Mi parlavano anche di cumuli di amianto ancora lì, è uno scenario distopico». 

Lo ha detto a Taranto il rapper Fedez presentando una iniziativa congiunta con il presidente del Codacons Carlo Rienzi a favore della comunità di Taranto, alle prese - è stato detto - con l’emergenza sanitaria e ambientale causata negli anni dalle emissioni dello stabilimento siderurgico.

Dopo anni di battaglie legali e botta e risposta sui social, "io e il Codacons - ha spiegato l’artista - banalmente ci siamo seduti a un tavolo decisi di finire questo contenzioso che avrebbe portato fondamentalmente a nulla e di suggellare questa pace cercando di accendere un riflettore rispetto a questa problematica che ha bisogno di essere diramata e di avere eco. La nostra idea è di cercare di utilizzare come veicolo l’onda mediatica del nostro incontro facendo una battaglia comune. A latere c'è anche una mia donazione al reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Taranto, ma non fa parte della progettualità. Vita natural durante cercheremo di portare il tema più in alto possibile per far sì che ne parli».

Alla conferenza ha partecipato anche Valerio Cecinati, direttore del reparto di Oncoematologia pediatrica intitolato a Nadia Toffa, l’inviata del programma Le Iene che si attivò per supportare l’iniziativa del mini bar del rione Tamburi della vendita delle magliette "Ie Jesche Pacce Pe Te" con cui furono raccolti 500mila euro per l’attivazione dello stesso reparto.

Il presidente del Codacons Rienzi ha confermato che i legali dell’associazione hanno presentato alla Corte d’Assise d’appello di Taranto una istanza per ottenere il raddoppio (da cinquemila a diecimila euro) della provvisionale provvisoria riconosciuta nella sentenza di primo grado del processo Ambiente svenduto alle parti civili rappresentate in giudizio dall’associazione.

Fedez, si cerca pelo nell'uovo in tutte le iniziative benefiche

«Si sta cercando di rimestare in tutte le attività di beneficenza provando a trovare il pelo nell’uovo. Purtroppo per chi agisce in questo modo non è così». Lo ha detto a Taranto il rapper Fedez rispondendo alla domanda di una giornalista a margine di un incontro con il Codacons.
La giornalista si riferiva a una donazione fatta da Fedez nel 2019 per bambini con problematiche oncologiche neonatali, in occasione dell’uscita del suo libro di favole 'Quando sarai grande' in cui, ha contestato la cronista, «venne scritto che il libro sosteneva un’associazione onlus» ma, ha aggiunto, ci fu "probabilmente un errore di comunicazione» dato «che sembra un Balocco pro tempore».

Fedez ha risposto «che esistono enti a tutela dei consumatori che sanciscono se la comunicazione è stata fatta correttamente o scorrettamente e nessun tribunale mi ha detto che io ho sbagliato quella attività. Sono stati donati dei soldi. Nè l'Antitrust nè altro ente ha mai detto nulla. Magari dono più di quello che vendo».

L’artista ha aggiunto di aver «perso due milioni in due anni per fare un concerto in piazza Duomo legato a un evento benefico. Abbiamo donato dei soldi e pagato le persone che hanno lavorato per quella iniziativa. Se io voglio fare un evento gratuito nella mia città non devo rendere conto a nessuno».

Poi ha risposto a un’altra domanda relativa a donazioni per i terremotati di Amatrice. «Una giornalista - ha ricostruito Fedez - mi chiama e mi dice che la donazione non è pervenuta. Quindi si è tentato di contestarmi la donazione. Io in quel momento non avevo le fatture del 2016, non ricordavo come fosse avvenuta l'operazione. Mi era stato detto che non avevavo ricevuto la donazione. State cercando di trovare cose che non troverete. Devo fare un sacco di querele e vi ringrazio perchè mi pagherete le vacanze».

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