La lettera

Giochi a Taranto, il comitato internazionale blocca l’ingresso di nuove location

Fabio Venere

«Oltre quelle già approvate, le sedi per attività sportive non potranno distare più di 35 km da Taranto»

TARANTO - Giochi del Mediterraneo, il Comitato internazionale non concederà altre deroghe per i comuni distanti più di 35 chilometri da Taranto. Si tratta di una distanza che va intesa non in linea d’aria, ma in base al percorso stradale. Lo ha scritto, ieri pomeriggio, Stavri Bello, coordinatore della commissione dell’Icmg per Taranto 2026.

La nota inviata al commissario straordinario, Massimo Ferrarese, giunge prima della visita a Taranto di parte della commissione di Coordinamento dei Giochi, prevista dal 20 al 23 giugno e convocata per definire il calendario e il programma sportivo. Inoltre, l’esponente del Comitato internazionale ricorda che, per non danneggiare i circa 4mila 500 attesi alla manifestazione, nessuna sede per le gare e gli allenamenti dovrà essere ubicata a una distanza superiore a 35 chilometri dal cosiddetto Villaggio Mediterraneo, «che sarà situato nel Porto di Taranto». Con questa sottolineatura, peraltro, Bello conferma di fatto che gli atleti verranno sistemati su una nave da crociera.

Stavri Bello, rivolgendosi a Ferrarese, che così potrà agevolmente respingere le continue richieste provenienti da altri comuni, evidenzia che tutto questo era stato peraltro già deciso lo scorso 20 aprile a Rabat, in Marocco, al termine di una riunione dell’Esecutivo dell’Icmg.

In particolare, la Carta del Mediterraneo stabilisce chiaramente che «tutti gli sport devono svolgersi nella città ospitante dei Giochi o nelle sue immediate vicinanze, a meno che il Comitato internazionale non autorizzi ad organizzare determinati eventi in altre città». E, infatti, nell’ultima versione del masterplan, i comuni considerati dal Comitato, oltre a Taranto, pur essendo situati a una distanza maggiore di 35 chilometri sono: Avetrana; Brindisi; Conversano; Fasano; Francavilla Fontana; Ginosa; Laterza; Lecce e Sava. «Nessun’altra città - si riporta testualmente dal testo scritto in inglese - può essere aggiunta in questa fase dei preparativi. Nel corso della prossima visita a Taranto, discuteremo ulteriormente queste proposte per tenere il minor numero possibile di sport lontani da Taranto e per portare gare e allenamenti il ​​più vicino possibile al Villaggio Mediterraneo».

E, infine, il presidente della commissione di Coordinamento “Taranto 2026” conclude così: «Vi ringrazio anticipatamente per il rispetto di queste direttive».

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