Verso il 2026
Giochi del Mediteranneo, a Taranto la scelta dei progettisti
Composte le commissioni di gara per lo stadio del Nuoto e quello di Talsano, e poi villa Peripato, Camposcuola e PalaMazzola
TARANTO - Giochi del Mediterraneo, il Comune di Taranto accende la “macchina” amministrativa. Sono stati, infatti, nominati i componenti delle commissioni che valuteranno le domande presentate per garantire i cosiddetti servizi di architettura e ingegneria. Si tratta, in estrema sintesi, della definizione dello studio di fattibilità tecnica ed economica, ma anche della progettazione esecutiva e del coordinamento della sicurezza nel corso poi dei futuri lavori. Inoltre, considerata l’importanza di questi impianti per lo svolgimento delle gare e degli allenamenti dei Giochi, il Comune ha designato quali componenti delle commissioni di valutazioni personalità esterne all’Amministrazione e che fanno parte degli ordini professionali di architettura e ingegneria di diverse province pugliesi. E questo, evidentemente, proprio per garantire una maggiore preparazione tecnica in fase di esame delle proposte.
In particolare, sono 24 i progettisti che si candidati per definire la progettazione dello stadio “Renzino Paradiso” di Talsano (importo dei lavori stimato in 4 milioni di euro); 13 offerte per redigere il progetto per un impianto per il basket 3x3 alla villa Peripato (intervento da 1 milione); 21 per lo stadio di atletica da tutti più noto come camposcuola (3 milioni di euro per le opere) e 22, infine, per progettare il restyling del PalaMazzola (2 milioni di euro il costo della riqualificazione). Per quel che riguarda, invece, lo stadio del nuoto con la relativa realizzazione di due piscine olimpioniche (importo pari a 37 milioni) il progetto, come è noto, verrà portato avanti dallo studio di architettura “Mdu” di Prato.
Per la cronaca, lo scorso 9 maggio, c’era stata la firma del protocollo di intesa tra il commissario governativo peri Giochi del Mediterraneo, Massimo Ferrarese e il sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.
“Assegneremo, per ora, il 30 per cento delle risorse previste per i vari impianti sportivi. Il mio obiettivo, anzi il nostro, è che tra qualche settimana tutti i progetti possano essere ultimati in modo da andare poi in gara – aveva sottolineato Ferrarese – entro fine giugno o, al massimo, per l’inizio di luglio”. Inoltre, il commissario governativo, aveva ricordato che “per ridurre i tempi, ci siamo rivolti all’agenzia pubblica Sport e Salute per la progettazione e per l’indizione dei bandi più ingenti quali, ad esempio, lo stadio “Iacovone” e il PalaRicciardi e poi – aggiunge il commissario governativo - abbiamo dato il compito ad un’altra società pubblica, Invitalia, di validare i progetti”. E’ sempre Ferrarese ad evidenziare di “avere a disposizione comunque un Piano B” per gli interventi più complessi (stadio e piscine olimpioniche) che potrebbe portare se necessario “a rinviare ad una fase successiva la copertura dei due impianti”, anche se al tempo stesso si dichiara piuttosto ottimista (“al 90 per cento, ce la faremo”). Intanto, a proposito di “Iacovone” e stadio del nuoto, entro fine mese, i tecnici consegneranno le rispettive progettazioni.
Rinaldo Melucci, dal canto suo, aveva snocciolato alcune cifre e affermato: “Rispetto alla prima bozza del masterplan, le risorse finanziarie in favore di Taranto sono passate da 90 a 161 milioni di euro”.