La sentenza
Pedopornografia, nel Tarantino 33enne condannato e liberato
Il giudice ha inflitto una pena a 1 anno e 1 mese con la sospensione condizionale. A ottobre scorso i carabinieri hanno ritrovato su telefoni e pc quasi 1900 file
TARANTO - È stato condannato a 1 anno e 10 mesi di reclusione il 33enne tarantino arrestato dai carabinieri il 3 ottobre scorso con l'accusa di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. È stato il giudice Angelo Zizzari, al termine del processo con rito abbreviato, a mettere la sentenza e a infliggere una pena più bassa di quella richiesta dalla Direzione distrettuale Antimafia di Lecce (competente su questa tipologia di reati): l'accusa aveva infatti chiesto una condanna a 3 anni e 1 mese, ma l'avvocato difensore Pasquale Blasi è riuscito a ottenere non solo una pena decisamente più che ha fatto scattare anche la sospensione condizionale, ma anche l'immediata liberazione dell'uomo.
L'inchiesta, infatti, è partita dall'arresto di un 32enne di Lodi: il provvedimento era arrivato a conclusione delle indagini avviate a seguito della denuncia di una donna sudamericana. Quest’ultima aveva dichiarato di essere stata contattata da un uomo che, per ottenere un incontro di natura sessuale a pagamento, le aveva inoltrato dei video pornografici ritraenti dei minori. I successivi accertamenti, coordinati dalla Procura della Repubblica di Milano, avevano consentito di risalire all’identità dell’uomo e l'esame dello smartphone del 32enne lodigiano, poi, ha consentito di ritrovare le chat di Telegram nelle quali l'uomo scambiava file pedopornografici con altri soggetti tra cui il 33enne di Taranto. E proprio dal tarantino il 32enne aveva ricevuto ben 29 file video e nella stessa conversazione era stato poi il lodigiano non solo a inviare al 33enne tarantino altri 27 file dello stesso tipo, ma ad avanzare la squallida offerta della figlia minorenne per prestazione sessuali. Le attività investigative dei carabinieri, hanno permesso inoltre di individuare altre conversazioni in cui era coinvolto il tarantino: tra maggio e giugno 2023, infatti, il 33enne avrebbe inviato a quest'altro presunto pedofilo 5 video dello stesso tipo e alcune altre immagini ricevendo in cambio materiale dello stesso tipo.