In città

Lavori al ponte girevole a Taranto: il costo sale a 8,3 milioni

Fabio Venere

Ma bisogna ancora sciogliere il nodo delle coperture finanziarie

TARANTO - Nuovo Ponte Girevole, si lavora al progetto ma resta il nodo della copertura finanziaria. Da quel che risulta alla Gazzetta, infatti, rispetto alle risorse attualmente disponibili, mancherebbero all’appello 5,6 milioni di euro.

Ora, però, un passo indietro. Il 25 luglio 2022, avvalendosi della società pubblica Invitalia, la Difesa affida la progettazione definitiva e quella esecutiva al raggruppamento temporaneo di professionisti composto da “Mjw Structures Ing” di Massimo Majowiecki (mandataria) e da Asdea srl (mandante). E gli stessi progettisti, al termine di verifiche tecniche e sopralluoghi fatti nei mesi scorsi, hanno poi indicato alla Difesa la strada da seguire. Che porterà alla ricostruzione ex novo del ponte, essendo stata ritenuta la più sicura, duratura ed efficace. Del resto, il 29 marzo 2023, la Soprintendenza nazionale per il Patrimonio culturale Subacqueo aveva già espresso parere favorevole alla possibilità di sostituzione del ponte con un’analoga nuova infrastruttura, ma conservandone il più possibile l’aspetto originario.

Le cifre a disposizione, dunque. Nel 2018, il Cipe mise a disposizione 1,9 milioni di euro, nell’ambito del Contratto istituzionale di sviluppo (Cis). Che poi salirono a 2,5 milioni in virtù di uno stanziamento dello Stato Maggiore della Difesa proveniente da un capitolo finanziario riservato all’ammodernamento delle Forze Armate. Dunque, se dovesse essere confermato che l’importo di questi lavori oscilla intorno a 8,3 milioni di euro all’appello ne mancherebbero 5,6. Che potrebbero arrivare in gran parte dal Governo, ma anche dal Comune di Taranto utilizzando le somme risparmiate dopo l’assegnazione degli appalti per le Brt e magari anche dalle risorse aggiuntive di cui, nel 2025, dovrebbe disporre il Comitsato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo.

Per la cronaca, la cifra stanziata sei anni fa dal Cipe (1,9 milioni) rientrava nella titolarità del ministero per i Beni e le attività culturali e l’intervento di risanamento conservativo del Ponte Girevole era ricompreso nel progetto denominato “Taranto, Centro storico.” Il tutto, fu poi definito dalla sottoscrizione del “Piano operativo Cultura e Turismo” tra i ministeri della Difesa e il Mibact.

L’iter progettuale iniziò con la redazione il 22 dicembre 2020 del progetto di fattibilità tecnica ed economica a cura dell’Amministrazione della Difesa ed esattamente con l’intervento della direzione del Genio per la Marina Militare di Taranto. In quel periodo, erano state individuate tre diverse soluzioni progettuali. Tra queste, ad esempio, era stata valutata la possibilità di effettuare gli interventi sul posto, senza lo smontaggio del ponte e con il trasferimento in officina delle parti strutturalmente danneggiate. In questo scenario, le opere sarebbero proseguite almeno per 8 – 10 mesi e quindi sarebbe stato realizzato un attraversamento galleggiante per garantire la viabilità cittadina (il cosiddetto ponte delle barche).

Solo qualche giorno fa, infine, i vertici della Marina avevano commentato così la notizia: «Si tratta di un progetto all’avanguardia - sottolinea il comandante interregionale Marittimo Sud, ammiraglio di divisione Flavio Biaggi - che prevede una struttura completamente nuova in grado sopportare gli attuali carichi del traffico e avrà caratteristiche tali da consentire una grande resistenza alla corrosione causata dall’ambiente marino». Tra le varie ipotesi progettuali valutate, conferma Biaggi, «questa ci permetterà di ridurre al minimo i possibili disagi che potranno sorgere nella fase di sostituzione dell’intera struttura. I meccanismi e l’automazione saranno ottimizzati consentendo di interrompere il traffico urbano per pochi minuti nell’occasione del passaggio delle grandi unità navali dal Canale navigabile».

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