La bufera in Municipio

Taranto, l'addio del sindaco al Pd: «Melucci? Mai stato di sinistra»

Fabio Venere

La riflessione del consigliere regionale Di Gregorio. Oggi vertice dei Dem con segretario De Santis. M5s: «Serve chiarimento interno, non andremo alla riunione»

TARANTO - Comune, due riunioni in agenda oggi. Sul taccuino del cronista di Palazzo di oggi, c’è sia il confronto in casa Pd alla presenza del segretario regionale del partito, Domenico De Santis, che il vertice di maggioranza presieduto dal sindaco Melucci. Il tutto, avviene a quattro giorni dal clamoroso e sorprendente (ma mica poi tanto) addio del sindaco di Taranto al Partito democratico e al conseguente e probabile suo avvicinamento verso l’area centrista «renziana».

Intanto, contattato dalla Gazzetta, il consigliere regionale del Partito democratico, Vincenzo Di Gregorio, commenta così quanto sta accadendo: «Mi chiede se sono sorpreso dell’addio di Melucci al Pd? Non è stato mai di sinistra. Il primo cittadino ha sempre rappresentato e rappresenta tuttora altre istanze. Mi riferisco a valori che appartengono alla cultura liberale o, al massimo, liberalsocialdemocratica. E poi - insiste Di Gregorio che il 2 ottobre non ha firmato il documento che apriva la strada all’ingresso in maggioranza di Italia viva - il nostro partito è una comunità. È un luogo in cui le scelte si condividono, ci si riunisce, si discute e si vota al suo interno la linea da seguire. Ecco, il sindaco si è sentito sempre a disagio con il nostro mondo e in questo senso - aggiunge - va letta la sua scelta. Che, per carità, è legittima. Ora, però, tocca al Pd tornare a essere presente - insiste il consigliere regionale Dem - nei temi maggiormente sentiti e percepiti della nostra città. Dobbiamo essere più presenti nel tessuto sociale e riprendiamoci i nostri spazi. Melucci? Certo, lo dobbiamo sostenere così come abbiamo sempre fatto soprattutto dopo che era stato fatto cadere per mano di chi ora è suo alleato (il riferimento è ai centristi di Iv, ndr) ma - conclude Di Gregorio - dobbiamo misurarci con i problemi reali dei nostri concittadini e meno con i tatticismi e le alchimie».

Dal Pd ai Cinque Stelle. Il coordinatore provinciale M5s, Francesco Nevoli, non ha dubbi e afferma: «Urge riflessione interna sulle vicende politico-amministrative di Taranto». E, in un documento politico, fa sapere: «Il M5S ritiene doverosa una riflessione al suo interno, evitando, quindi, di prender parte, nelle prossime ore, a qualsiasi tipo di riunione o confronto con le altre forze di maggioranza. Il momento storico è decisamente delicato e ci sembra più che mai opportuno confrontarci con eletti, iscritti ed attivisti, prima di ufficializzare la nostra posizione, relativamente al futuro della città e degli equilibri in seno alla massima assise cittadina».

E infine, i pentastellati la vedono così: «Siamo seriamente preoccupati per le sorti del territorio e ci chiediamo se, e a quali condizioni, si riuscirà a portare a termine - si riporta testualmente - tutti gli obiettivi che ci siamo prefissati, allorquando firmammo il “Contratto dei cittadini”, nell’ambito del programma “Ecosistema Taranto”, nell’imminenza della tornata elettorale dello scorso anno. Perplessità che riteniamo fondata, considerate le diverse vicissitudini politiche a cui abbiamo assistito nel corso di appena un anno dalle votazioni».

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