La tegola
Taranto, anche il Governo abbandona i Giochi del Mediterraneo
Il Comitato organizzatore continua a perdere pezzi. Dopo l’addio del Coni, sancito il 31 luglio scorso, è il turno del ministero dello Sport
TARANTO - Continua a perdere pezzi il comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo che dovrebbero svolgersi a Taranto nel 2026.
Dopo l’addio del Coni, sancito il 31 luglio scorso con una lettera dal presidente Giovanni Malagò, ieri sera è stato addirittura il Governo a mollare l’organismo che ha come direttore generale Elio Sannicandro, capo dell’agenzia regionale Asset.
Il ministro dello Sport Andrea Abodi con una lettera inviata al governatore Michele Emiliano, al sindaco Rinaldo Melucci, al presidente del Cijm Taranto 2026 Davide Tizzano, al presidente del Coni Giovanni Malagò, e per conoscenza al ministro Raffaele Fitto e al commissario Massimo Ferrarese, ieri ha comunicato che «sono venute meno le ragioni della presenza di un rappresentante del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri nell’attuale Comitato». Abodi sottolinea di aver agito dopo aver preso «atto della posizione espressa dal Coni» e di agire d’intesa con il ministro Fitto.
Il rappresentante del Governo ricorda «le criticità riscontrate nella gestione organizzativa dei Giochi stessi e dello stallo che ne è conseguito» e si dice «disponibile, su nuovi presupposti, a consentire la celere ricostituzione del soggetto organizzatore per garantire il rispetto delle scadenze previste per la realizzazione dell’evento sportivo di cui trattasi». Va ricordato che proprio i ritardi organizzativi avevano portato il Governo a nominare come commissario straordinario Massimo Ferrarese.
La palla ora passa agli enti locali, chiamati a decidere se sciogliere il comitato organizzatore oppure proseguire da soli. Certo è che la data di svolgimento della competizione sportiva si sta avvicinando ma le opere necessarie, in particolare quelle qualificanti come la piscina olimpionica e lo stadio di Taranto, stentano a prendere forma perfino sulla carta. Un ritardo che mette a rischio i Giochi.
MINISTRO ABODI: «USCIAMO PER SUPERARE STALLO»
«I XX Giochi del Mediterraneo rappresentano una priorità per il Governo, e l’uscita del nostro Dipartimento per lo Sport dal Comitato organizzatore, che fa seguito a quella del Coni, rappresenta un passaggio tecnico che deve consentire di superare le criticità e lo stallo riscontrati nella gestione delle attività del Comitato stesso - dichiara il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi -. Nei prossimi giorni, d’intesa con il Ministro Fitto, inviterò al tavolo il presidente del Coni Malagò, insieme ai rappresentanti della Regione Puglia e del Comune di Taranto, per ricomporre il Comitato su nuovi presupposti - ha aggiunto - Sarà fondamentale la collaborazione con il Commissario Ferraresi al quale abbiamo già trasferito le risorse finanziarie necessarie per la realizzazione delle opere, indispensabili per l’organizzazione dei Giochi ai quali attribuiamo significati e utilità sociale che vanno ben oltre la pur nobile dimensione sportiva che rappresentano».
Pagano: «Abbandono governo lascia interdetti»
«Dopo il passo indietro del presidente del Coni Malagò, oggi apprendiamo da organi di stampa che anche il Ministro Andrea Abodi avrebbe abbandonato il Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo di Taranto. Una notizia che ci lascia interdetti per più di una ragione e che alimenta i sospetti che a questo Governo interessi ben poco che la manifestazione si tenga o meno». Lo afferma il deputato pugliese del Pd Ubaldo Pagano commentando l’uscita di scena del governo dal Comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo 2026 a Taranto.
«Ho presentato oggi stesso - aggiunge - un’interrogazione parlamentare al Ministro per lo Sport per chiedere che spieghi con precisione le ragioni alla base della sua decisione che ad oggi restano evasive e sommarie. E soprattutto gli ho chiesto quante volte ha avuto concretamente modo di incontrare il Comitato organizzatore, visto che non ci risulta sia mai stato da quelle parti da quando è Ministro».
Per il deputato del Pd «il timore è che questi passi indietro siano teleguidati dal Ministro Fitto per depotenziare e delegittimare il Comitato a vantaggio del Commissario, il quale - occorre ricordarlo - fino ad ora non ha fatto assolutamente nulla per accelerare la realizzazione delle opere».
Parlamentari ionici, governo non abbandona
«Il Governo non abbandona i Giochi del Mediterraneo, ma rilancia la propria presenza grazie all’impegno encomiabile del commissario Massimo Ferrarese. Colpiscono le dichiarazioni di alcuni esponenti del Pd e del M5s, i quali si dicono allarmati dell’uscita del dipartimento per lo sport dal comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo». Così i parlamentari jonici di Fdi, Dario Iaia e Giovanni Maiorano, e di Forza Italia, Vito De Palma, dopo la lettera del ministro Abodi che comunica l’uscita di scena del governo dal Comitato organizzatore.
«Ci chiediamo - aggiungono - per quale ragione non abbiano fatto le medesime considerazioni allorquando dal Comitato si è dimesso il Coni con il proprio presidente Malagò. A questi signori ricordiamo che la Regione Puglia ed il Comune di Taranto che a parole sostengono i Giochi, ad oggi non hanno ancora versato quanto si erano impegnati a fare e, nonostante questo, ancora pontificano su ciò che il Governo deve o non deve fare». I tre parlamentari sostengono che «il Governo, così come il Coni prima, si è disimpegnato da un Comitato Organizzatore assolutamente inconcludente nella propria azione che ha accumulato fortissimi ritardi sia nella programmazione che nella
realizzazione degli interventi infrastrutturali tanto da indurre lo stesso Governo al commissariamento. Con la nomina di Ferrarese finalmente è ripreso il dialogo con i Comuni. Si stanno definendo in maniera puntuale i progetti e le risorse ed i lavori potranno partire».