Nel tarantino

Martina Franca, fu ucciso da gruppo eversivo, carabiniere commemorato con una messa

Redazione online

L'omicidio di Antonio Chionna, originario di Lizzano, risale al 1980, in provincia di Taranto. Medaglia medaglia d’oro al valor militare, fu assassinato nella Banca commerciale italiana da uno dei tre rapinatori che tentò di fermare

MARTINA FRANCA (Taranto) - Oggi, in concomitanza con il 43esimo anniversario della sua morte, nella chiesa di Sant'Antonio a Martina Franca, in provincia di Taranto, è stata celebrata una messa commemorativa in onore dell’appuntato dei carabinieri Antonio Chionna, medaglia d’oro al valor militare. La vittima, originaria di Lizzano, fu assassinata nella Banca commerciale italiana con un colpo di pistola esploso il 3 giugno 1980 da uno dei tre rapinatori che il militare tentò di fermare. Nel processo che seguì fu accertato che si trattava rapina di autofinanziamento del gruppo eversivo Prima linea. Il militare risiedeva a Martina Franca insieme alla moglie e ai figli.

La cerimonia ha visto la partecipazione dei familiari del decorato, del vicesindaco di Martina Franca, Nunzia Convertini, del colonnello Gaspare Giardelli, comandante provinciale dei carabinieri di Taranto, e di autorità locali civili. «Nonostante la drammaticità del momento - si legge tra le motivazioni del riconoscimento della medaglia d’oro - con cosciente sprezzo del pericolo ingaggiava con gli stessi una violenta colluttazione nel coraggioso tentativo di impedire che il crimine venisse portato a compimento. Solo un colpo mortale di arma da fuoco, esplosogli proditoriamente contro da uno dei banditi, ne poteva frenare lo slancio generoso ed il fulgido ardimento».

I carabinieri del comando provinciale di Taranto hanno voluto ricordare la figura di Chionna con una messa a lui dedicata e la deposizione di una corona di fiori sulla sua lapide al cimitero di Martina Franca.

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