iniziativa
«A vincere è la solidarietà», cena al Centro di accoglienza di Taranto
A servire ai tavoli i dipendenti di Teleperformance
TARANTO - «Dobbiamo vivere come fratelli, senza distinzioni. Facendo crescere la nostra solidarietà manifestiamo la volontà di Dio». Sono le parole dell’arcivescovo Filippo Santoro, che nei giorni scorsi ha partecipato all’iniziativa organizzata da Teleperformance Italia insieme alla Caritas di Taranto all’interno del Centro notturno diocesano (a Palazzo Santacroce) in Città vecchia. A preparare la cena, e a servirla ai tavoli, è stato un gruppo di dipendenti di Teleperformance Italia, in uno spirito di condivisione e collaborazione con i volontari che, tutti i giorni, sono al servizio della comunità e degli ospiti del Centro di accoglienza. «Donare è più importante che ricevere. È questo ciò che ci ha spinto ad essere qui oggi; siamo in 5 ma in realtà rappresentiamo tutta l’azienda»: è il commento di Gigia, Paolo, Luca, Desiree, Alessandro, che hanno curato anche l’allestimento della sala da pranzo in un perfetto clima natalizio.
«Teleperformance Italia, mantenendo fede - è detto in una nota - agli impegni presi da anni con il territorio e con i progetti che mirano a sostenere le fasce più deboli, ha inteso non solo contribuire fattivamente alla serata, con l’acquisto dei generi alimentari per la cena, ma ha messo a disposizione il suo capitale umano, le persone perché “la solidarietà è partecipare” hanno aggiunto i 5 dipendenti». Agli ospiti della struttura è stato anche consegnato uno zainetto con all’interno degli oggetti “utili” alla loro quotidianità; alla Caritas di Taranto e al vescovo sono state invece donate delle targhe, per l’impegno e la dedizione verso le persone più vulnerabili della comunità tarantina. «È con grande emozione - hanno commentato Diego Pisa, amministratore delegato Itali Group, e Gianluca Bilancioni, direttore risorse umane di Teleperformance Italia, entrambi presenti all’iniziativa - che oggi rappresentiamo tutta la comunità di Teleperformance Italia. Il nostro è davvero un piccolo gesto ma fatto con amore».
Papa Francesco «ci invita - hanno aggiunto don Nino Borsci, direttore della Caritas Diocesana, e Rosanna Putzolu, responsabile del Centro di accoglienza - a portare la nostra riflessione verso i fratelli più fragili che devono fare i conti con la fatica della povertà, dell’esclusione, dell’isolamento e dell’ingiustizia sociale. Davanti ai poveri non si fa retorica ma ci si rimbocca le maniche e si mette in pratica la Fede attraverso il coinvolgimento diretto che non può essere delegato a nessuno».