La storia

Anna sceglie la Città Vecchia di Taranto: «Ora la Russia non è più la mia patria»

Fabio Venere

La signora Krivosheeva che ha comprato una casa del Comune a 1 euro si trasferirà in anticipo nel capoluogo ionico

TARANTO - «Nei prossimi mesi, mi trasferirò già a Taranto anche se ci vorrà ancora molto tempo prima che possa andare ad abitare nella casa della Città Vecchia che ho comprato a 1 euro. Dal 24 febbraio scorso, da quando è iniziata la guerra contro l’Ucraina, la Russia non è più la mia patria e poi Taranto è così meravigliosa. I sacrifici, anche economici, che farò saranno ripagati dalla bellezza di questa città». A parlare così è Anna Krivosheeva, interprete di professione, cittadina russa, che ormai un anno e mezzo fa partecipò e vinse il primo bando indetto dal Comune di Taranto per acquistare delle case al prezzo simbolico di 1 euro nel centro storico. Solo una decina di giorni fa, la signora Krivosheeva ha perfezionato l’atto di acquisto davanti ad un notaio. E questo dovrebbe consentire a lei e soprattutto ai suoi progettisti di formalizzare la richiesta al Comune per bonificare e mettere in sicurezza l’area limitrofa alla palazzina acquistata dalla signora in via di Mezzo, liberando un varco di accesso ora ostruito da un muro. In altre parole, solo mettendo la sua firma in calce all’atto di acquisto gli architetti potranno chiamare in causa il Municipio chiedendo di intervenire per metterli nella condizione di entrare (senza rischiare) nell’appartamento e per fare i primi rilievi.

Signora Krivosheeva, dopo un anno e mezzo di perplessità, ha firmato davanti al notaio. Il suo sogno di vivere a Taranto sta per realizzarsi oppure teme che possano sorgere altri imprevisti?

«Ora, in base alla delibera del Comune di Taranto, scatta un vero e proprio conto alla rovescia. Io e i miei tecnici, entro due anni, dovremmo definire tutta la progettazione e realizzare profondi interventi di ristrutturazione. È una corsa contro il tempo, spero di farcela ma non sarà facile. Intanto, mi trasferirò comunque a Taranto partendo dalla Federazione Russa».

E dove andrà a vivere? Per la sua casa a 1 euro, ci vorrà almeno un anno (se non di più) affinché sia ultimata.

«Andrò ad abitare in affitto e mi trasferirò lì sino a quando non sarà pronta la mia casa nella Città Vecchia. Per adesso, però, potrò avere a disposizione solo un visto di ingresso turistico considerato che, purtroppo, non viene facilmente concesso un nulla osta per svolgere, in Italia, un lavoro autonomo».

Perché lei che lavoro vorrebbe fare?

«Il mio. Sono interprete e vorrei svolgere attività di consulenza per aziende tarantine, ma anche pugliesi e magari lucane che hanno rapporti commerciali con la Russia. Purtroppo, ripeto, è molto difficile ricevere un visto per i cittadini russi dichiarando di voler svolgere un lavoro autonomo».

E allora, come farà?

«Queste difficoltà burocratiche, hanno soltanto accelerato un’altra idea su cui riflettevo già da tempo».

Quale?

«Sto già preparando i documenti per iscrivermi alla sede di Taranto dell’Università degli studi “Aldo Moro”. Devo solo far ratificare in Italia i miei titoli di studio conseguiti in Russia e superare un esame che attesti la mia conoscenza della lingua italiana e, infine, potrò iniziare a studiare. E quindi, in caso di ammissione, potrei così richiedere il visto di ingresso come studentessa universitaria. Ma non solo. Con l’occasione, sempre nell’attesa che terminino progettazione e lavori, avrò modo di conoscere meglio le straordinarie bellezze di Taranto».

Un’ultima domanda. Perché non aspetta in Russia che sia pronta la sua casa nel centro storico di Taranto? Perché vuole trasferirsi in così largo anticipo e peraltro prendendo una casa in affitto?

«Dal 24 febbraio scorso, da quando è iniziata la guerra con l’Ucraina, la Federazione Russa non è più la mia patria. Alcuni diritti civili fondamentali, ad esempio quello di manifestare, non vengono più garantiti. Mi sento oppressa a casa mia, per questo voglio andar via. Per questo, voglio perdere il mio sguardo osservando il sole che tramonta sul mare di Taranto».

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