AMBIENTE

Da Taranto all'aeroporto di Fiumicino: carburante meno inquinante per i voli

Redazione online

La raffineria del capoluogo jonico ha elargito circa 3.000 tonnellate di Jet fuel più Eni SAF. Si tratta di una materia prima rinnovabile

TARANTO - Dalla raffineria Eni di Taranto sono arrivate all'aeroporto di Fiumicino (sponda porto di Civitavecchia) circa 3.000 tonnellate di Jet fuel più Eni SAF, ovvero il carburante miscelato con componente da materie prime rinnovabili. Si tratta dell'implementazione di biocarburante per l’aviazione, da materie prime rinnovabili, in grado di contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2 del settore aereo. Dopo essere stato il primo scalo in Italia a disporre di SAF, permettendo a Ita Airways di utilizzarlo sui primi 10 voli dell’operativo della compagnia il 15 ottobre 2021, da domani il «Leonardo da Vinci» incrementa la distribuzione in modo che Ita Airways possa dedicare per tutto il 2022 due tratte al progetto di decarbonizzazione, la Roma-Venezia e la RomaBarcellona. 

A Taranto vi la testimonianza operativa che Eni è il secondo produttore di biocarburanti HVO in Europa, grazie alla tecnologia proprietaria Ecofining che consente anche di produrre carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF). Entro l'anno sarà disponibile l’Eni Biojet, prodotto tramite distillazione di bio-componenti provenienti dalle bioraffinerie Eni utilizzando esclusivamente materie prime di scarto come gli oli alimentari esausti e i grassi animali. Eni Biojet conterrà il 100% di componente biogenica e potrà essere utilizzato in miscela con il jet convenzionale fino al 50%. Dal 2024 a Gela verrà avviata la produzione di ulteriori 150 mila tonnellate/anno di Eni Biojet, in grado di soddisfare il potenziale obbligo di miscelazione del mercato italiano per il 2025.

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