L'operazione della Gdf
Prestiti di denaro e minacce in caso di ritardo nei pagamenti: due arresti a Taranto
Per il reato di abusiva concessione del credito un 46enne con precedenti per spaccio di droga e un 30enne incensurato sono stati arrestati e posti ai domiciliari dalla Guardia di finanza
TARANTO - Prestavano denaro a persone con gravi disagi economici e, in caso di ritardi nel saldo delle rate, assumevano nei loro confronti atteggiamenti minacciosi e talvolta violenti: per il reato di abusiva concessione del credito un 46enne con precedenti per spaccio di droga e un 30enne incensurato sono stati arrestati e posti ai domiciliari dalla Guardia di finanza. Entrambi sono destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale ionico su richiesta della procura.
Le indagini, durate circa sei mesi, sono scaturite da un altro procedimento penale a conclusione del quale erano stati arrestati la moglie e il figlio di un personaggio ritenuto dagli inquirenti organico al presunto clan Cesario, dediti all’estorsione e alla concessione di prestiti usurari con tassi variabili tra il 60% e il 120%. Una donna ha poi riferito ai finanzieri che sua figlia era stata vessata dai due arrestati nell’operazione di oggi, i quali le avevano prestato circa 3mila euro con applicazione di interessi.
Le vittime, in evidenti difficoltà economiche, non potendo accedere al circuito creditizio legale, per far fronte alle spese correnti di gestione familiare richiedevano prestiti agli indagati.
Durante le perquisizioni domiciliari i militari hanno rinvenuto e sequestrato appunti manoscritti e ingenti somme di danaro riconducibili al contesto criminoso «che - spiegano i finanzieri - si colloca in una zona 'border linè tra il reato di usura e quello, altrettanto pernicioso, dell’abusiva attività finanziaria»