ECONOMIA

Taranto, via libera ad Agromed: pubblicata la delibera

Fabio Venere

L’investimento si sposta a Castellaneta nell’ex sito di Miroglio

Messe in sicurezza le risorse finanziarie stanziate per Agromed. È stata, infatti, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale, divenendo così operativa, la delibera Cipe del 20 dicembre scorso che ha nuovamente assegnato oltre 9 milioni di euro ad Agromed, struttura per la lavorazione e la commercializzazione dell’ortofrutta. L’impianto sorgerà nell’ex sito tessile «Miroglio» a Castellaneta, in provincia di Taranto. Lo annuncia il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega alla Programmazione economica e agli Investimenti, Mario Turco.

Nella delibera si legge che i fondi, pari esattamente a 9,281 milioni di euro, già stanziati dal Cipe nel 2000 con delibera numero 155, «non sono stati ad oggi utilizzati e sono nella disponibilità della Agromed srl società benefit». Inoltre, con i dati aggiornati al 30 settembre scorso, la cifra iniziale è aumentata sino a raggiungere 11,126 milioni «tenuto conto degli interessi maturati» si specifica nella stessa Gazzetta ufficiale». Per la cronaca, adesso la società in questione, usciti negli anni scorsi dalla compagine societaria il Comune e Provincia di Taranto, fa interamente capo alla Camera di commercio di Taranto.
«La modifica già approvata dal Cipe a dicembre scorso - spiega il sottosegretario Turco - riguarda la realizzazione di un progetto d’investimento diverso dal precedente, da eseguire nell’ex sito produttivo del Gruppo Miroglio, localizzato nella zona industriale di Castellaneta». Il nuovo programma d’investimento rilevante anche dal punto di vista occupazionale - aggiunge Turco - ha come obiettivo la realizzazione di un’unità produttiva coerente con il piano nazionale Impresa 4.0 per lo svolgimento delle attività di: logistica, compreso lo stoccaggio di cereali e leguminose; di lavorazione e trasformazione dei prodotti ortofrutticoli (in prevalenza uva da tavola, mandorle, fragole, agrumi ed ortaggi); di lavorazione e trasformazione di ortofrutta fresca, lavata, confezionata e pronta al consumo».

Per Agromed, la produzione effettiva è stimata in: 28mila quintali annui di uva da tavola: 27mila di agrumi e 18mila di ortaggi per un valore della produzione pari a 9,930 milioni di euro. Nella “Quarta Gamma”, la produzione effettiva è, invece, stimata in 13mila quintali per un valore di 5,2 milioni mentre nella logistica e stoccaggio di cereali, si calcolano 100mila quintali per 5 milioni. Le valutazioni sono fatte con l’esercizio a regime. Per la lavorazione e trasformazione dell’ortofrutta, Agromed punta ad offrire un prodotto finito trasformato con un processo tecnologico all’avanguardia, effettuato in conformità alle norme sanitarie e di qualità, oltre che a confezionarlo in vaschette, in retine ed in generale in ogni forma richiesta per la commercializzazione nella grande distribuzione. Per la “Quarta Gamma”, nota anche come Shelf Life, la conservazione di insalate, ortaggi e frutta, si articolerà in una serie di fasi che prevedono selezione, taglio, lavaggio, asciugatura e deposito in celle di stoccaggio a temperatura non superiore a 6 gradi centigradi. Celle frigo e mezzi di movimentazione previsti anche per lo stoccaggio cereali. Infine, l’area di riferimento a cui si guarda comprende il Tarantino, il Sud - Est Barese, il Salento e il Metapontino.

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