4 e 5 maggio
CUT 2019: Castellaneta si prepara all'urban trail, l'attesa gara in mezzo alla natura
Due gare in programma: una di 25 km per i più avventurosi e un’altra di 10 km, e poi la passeggiata-camminata di 8 km per chi ha deciso di prendersela solo un po’ più comoda
Tutti pazzi per il trail. Ma quanti sanno cosa vuol dire correre un trail? Correre un trail significa correre nella natura. E cosa lo rende così emozionante e insolito? Il terreno che cambia continuamente: sentieri, pietre, fango, erba. E’ la sua irregolarità nella superficie calpestata a conferire fascino al trail. Il tempo passa durante una corsa nella natura, i chilomentri pure, ma non c’è un momento di noia perché ogni passo è diverso dall’altro. Senza tempo, senza l’ansia della prestazione, il trail è faticoso divertimento puro.
Non è un caso che negli ultimi anni molti amanti della corsa su strada si siano convertiti a questa disciplina per cercare nuove sensazioni, nuove motivazioni ed emozioni. A queste richieste ha voluto rispondere la Fabrica di Corsa organizzando, in collaborazione con Regione Puglia e Pugliapromozione, il Castellaneta Urban Trail. L’evento, che aprirà i battenti il 4 maggio con l’inaugurazione del villaggio sportivo ed enogastronomico nella Piazza Principe di Napoli a Castellaneta e con un forum che sarà anche un momento di riflessione sulla sostenibilità come modello di sviluppo turistico del territorio, domenica 5 maggio avrà il suo momento clou nelle due gare in programma: una di 25 km per i più avventurosi e un’altra di 10 km per quelli che faticando faticando, si misureranno su una distanza più corta provando concentrare le emozioni; e poi la passeggiata-camminata di 8 km per chi ha deciso di prendersela solo un po’ più comoda.
“Il connubio sport e natura, ribadisce l’assessore all’Industria turistica e Culturale della Regione Puglia, ha segnato una continua crescita diventando un nuovo settore del turismo: il turismo sportivo. Una destinazione, come Castellaneta che si propone oltre che per il mare e le spiagge anche per la possibilità di svolgere attività sportivo-motoria offre una spinta alla motivazione principale che induce alla scelta dei luoghi di soggiorno”. Oltre ad essere una occasione per conoscere territori mai visti e luoghi incredibilmente belli, il trail è un’attività aggregante. Fatto di salite e discese continue, di giochi di equilibrio su sassi e pendenze importanti, il trail inevitabilmente è un percorso nel quale è difficile restare muti. Non sempre si corre, ci sono momenti in cui si cammina e spesso la difficoltà del percorso, di una salita a gradoni o di una discesa troppo ripida, diventa una occasione per socializzare non foss’altro che per chiedere aiuto o per offrirlo.
Accadrà anche nel CUT dove il percorso che attraverserà la ferrovia, le gravine i
sentieri impervi richiederà agli atleti, anche ai più scafati, anche molta concentrazione
e prudenza. Sono consigliate, infatti, scarpe tecniche e un abbigliamento che non lasci
le gambe troppo scoperte per via dei cespugli e della graffiante vegetazione.
Ma la vera potenza del trail sta nella capacità di creare una simbiosi dell’uomo con la
natura. La vegetazione delle gravine e delle campagne joniche si possono percepire con
i cinque sensi. Nel CUT Puglia la voglia di esplorare, troverà risposte al di là di ogni
aspettativa. Chi farà l’esperienza perché mosso dalla voglia di staccare la spina, farà
fatica a riattaccarla dopo essersi fatto un bagno di natura caratterizzata di una fauna e
di una flora dai tratti unici tipica del luogo e irriproducibile altrove. Il Parco Terra delle
Gravine, dentro cui si svolgerà l’80% del percorso del CUT, si estende su 28mila ettari
attraversando 14 comuni, 13 del tarantino e 1 del brindisino. Fu creato 13 anni fa con
un’apposita legge regionale e rimodulato con due leggi successive, una che ne ha
ridefinito la perimetrazione e l’altra che ha introdotto la gestione dell’ente parco,
affidata a un consorzio costituito dagli enti locali aderenti. La Puglia, tra le prime
regioni in Italia per quantità di natura protetta, con due parchi nazionali e 18 aree
protette regionali, non può perdere la partita del turismo naturalistico e rurale in forte
espansione grazie soprattutto a discipline come la corsa, diventata una vera mania che
prende tutti proprio perché si può correre ovunque, basta avere la strada e un paio di
scarpette ai piedi.
La Regione Puglia sta lavorando alla creazione di uno standard di
gestione e di coordinamento dei suoi parchi, ma resta il fatto che la rete più importante
che i parchi possano creare è quella del territorio. E il Castellaneta Urban Trail è
certamente un ottimo inizio per stabilire un patto con il territorio che coinvolga la
comunità in azioni di difesa, tutela e valorizzazione che abbia nella bellezza e nella sua
fruizione il suo obiettivo principale. Percepire il “Parco Terra delle gravine” come bene
comune da salvaguardare è tutto quello che si chiede alle amministrazioni locali e alle
comunità che ne fanno parte. Perché difendere un patrimonio così prezioso per tutti, è
un altro modo per imparare ad apprezzarlo, ma soprattutto a rispettarlo.