L'intervista

«Tra i miei clienti Scorsese e Harry Styles, ma il cuore è sempre a Bari»: l'hairstylist Mimmo Laserra a Sanremo con Lauro e Brancale

Bianca Chiriatti

Barese doc, dopo una lunghissima gavetta in giro per il mondo ha aperto il suo hair studio a Roma, a Palazzo Taverna. Una clientela di altissimo livello, ed è lui l'artefice del nuovo taglio sbarazzino della cantautrice pugliese in gara al Festival

BARI - «Sono barese inside: lo metto per iscritto sempre, anche quando mi hanno intervistato gli americani per il film Zoolander». Parla chiaro Mimmo Laserra, hairstylist delle celebrities, decine di migliaia di follower sui social e un nome che si è fatto spazio in tutto il panorama internazionale partendo dal quartiere Libertà di Bari. La Gazzetta lo ha intercettato a pochi giorni dalla partenza per Sanremo (la prima volta fu dieci anni fa): sarà dietro le quinte per curare i look di Serena Brancale, Achille Lauro, Jovanotti - superospite della prima serata - e tanti altri, ma nel suo curriculum, per rimanere in tema, i nomi fanno girare la testa, da Harry Styles a Sienna Miller passando per Martin Scorsese.

«Ho iniziato come garzone di bottega, a 14 anni - comincia raccontando le sue origini e l'approccio a questo mestiere - Mi affascinava l'estetica dei manichini delle vetrine, con i loro caschetti perfetti. Ho sempre voluto fare il barbiere, e uno dei miei maestri è stato Enzo Cassano, il primo a dirmi che con la mia arte dovevo prendermi cura dei capelli femminili». La dura gavetta, raccontata nelle varie interviste rilasciate in questi anni a testate di tutto il mondo, poi il trasferimento a Firenze e Parigi, non ancora maggiorenne: «Sono scappato anche dalla brutta gente del quartiere - continua - volevo aiutare economicamente la famiglia, è stata dura». Ma il suo talento non passa inosservato, e dopo varie peripezie lo porta a Roma, oggi ancora sua base, dove ha trovato anche l'amore e da dove prende finalmente il volo la sua carriera.

Da lì, la storia è ancora in corso: esperienze in America, a Boston, New York, Los Angeles, ma è nella capitale che finalmente inaugura il suo salone, negli splendidi spazi dell'Ottocentesco Palazzo Taverna. Oggi vive tra Roma e Milano, girando il mondo, e i suoi illustri clienti apprezzano l'ambiente riservato del suo hair studio, ma soprattutto la sua umanità («Ogni tanto mando loro le orecchiette», ci racconta). Già, perché nonostante tutto Bari è rimasta la sua «droga»: «Cerco di tornare ogni cinque o sei mesi - dice - vado al molo San Nicola, respiro tre ore ed è come fare una seduta di terapia. Lo consiglio a tutti».

Restando nell'attualità, è imminente l'impegno dietro le quinte di Sanremo. A cominciare da Achille Lauro: «Abbiamo fatto con lo stylist Nick Cerioni un lavoro molto bello legato all'eleganza dell'artista. Mi piace lo switch che ha fatto, anche dal punto di vista musicale: siamo già al lavoro per i prossimi look, ci interessa rappresentare al 100% la sua personalità». Da buon barese, poi, non poteva che curare l'immagine di Serena Brancale (è l'artefice del nuovo taglio biondo e sbarazzino della vulcanica cantautrice): «È una ragazza con radici solide e valori importanti, nonostante in questo mondo artistico sia facile abbandonarsi a certe dinamiche. Invece ho trovato casa quando l'ho conosciuta: le ho detto che avevo bisogno di raccontare la sua immagine, è internazionale ma è partita da zero come me, e sta facendo una carriera strepitosa, suona, canta, balla e scrive. Mi sono ispirato a Miley Cyrus per il nuovo look». E poi Jovanotti, con cui c'è già una stretta collaborazione: «Per la prima serata farà una grande performance, e ha voluto assolutamente coinvolgermi».

Una storia che profuma di Puglia: «Ho portato tanti artisti a casa mia, ogni volta mia madre chiede se hanno dormito bene. La semplicità e l'accoglienza della nostra terra vive in queste cose». Radici che danno il nome alla sua prossima collezione, «Roots», in cui le modelle vengono immortalate anche a Bari Vecchia mentre mangiano i panzerotti. Un cuore pugliese che ha conquistato anche i più grandi, perché quando gli chiediamo - in chiusura - un aneddoto su un episodio accaduto a Sanremo che gli è rimasto impresso, risponde: «Un'artista donna, una Big della musica, otto minuti prima di salire sul palco mi ha voluto in teatro accanto a lei e mi ha chiesto di tenerle la mano finché non fosse entrata». Indimenticabile.

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