Animali in famiglia
Malattie dell’occhio nel cane e nel gatto
Le principali: congiuntiviti, ulcere corneali, cheratocongiuntiviti. E poi c’è la «cheratite secca»
Ci soffermiamo sulla salute degli occhi dei nostri Pets. Vedremo come proteggere l’organo di senso più importante e delicato dei nostri amici animali con una premessa: gli occhi quando stanno bene sono sempre limpidi, luminosi e privi di secrezioni. Quanto appena detto è chiaramente riferito a soggetti giovani e comunque in buona salute.
Vedremo adesso alcune delle tante insidie che potrebbero minacciare il loro benessere. La lista delle patologie oculari per i nostri amici pelosi è piuttosto lunga. Le principali malattie oculari comprendono le congiuntiviti, le ulcere corneali, le cheratocongiuntiviti e poi una in particolare del cane denominata «cheratite secca» poiché causata dalla mancata elaborazione delle lacrime. Seguono le affezioni palpebrali come entropion ed ectropion, la cataratta, il glaucoma e i tumori oculari.
I sintomi più frequenti e comuni in quasi tutte le patologie oculari includono eccessiva lacrimazione, arrossamento dell’occhio, opacità della cornea e sensibilità alla luce. Le cure previste per la gran parte delle affezioni oculari sono farmaci a base di antibiotici ed antinfiammatori soprattutto colliri ed unguenti oftalmici e nei casi gravi interventi chirurgici con l’utilizzo anche del laser e, di rado, l’enucleazione del globo oculare. Per tutte le affezioni a carico degli occhi è fondamentale interpellare prontamente il veterinario per una diagnosi immediata ed evitare il peggioramento che potrebbe provocare anche danni visivi permanenti.
Vediamo adesso queste malattie in cosa consistono e come si manifestano. Cominciamo dalle affezioni più comuni: dalla congiuntivite che è sostenuta quasi sempre da infiammazioni della mucosa congiuntivale causata da batteri, virus e allergie, senza escludere cause traumatiche o da sostanze irritanti. Si cura con antibiotici e farmaci antivirali e antinfiammatori a seconda la causa.
Esaminiamo quindi l’entropion e l’ectropion, anomalie che consistono nel ribaltamento della rima palpebrale verso l’interno dell’occhio nel primo caso, viceversa nel secondo. Quando si verifica l’entropion si viene a creare un continuo sfregamento delle ciglie e dei peli sull’occhio, causando cheratite ed ulcere corneali che provocano forte dolore e lacrimazione intensa. Molte sono le razze che soffrono di questa problematica, mentre è una patologia rara nel gatto. Al contrario esiste una malattia infettiva dei gatti che non colpisce i cani qual è la rinotracheite infettiva felina che affligge anche gli occhi dei gatti con conseguenze devastanti poiché fa perdere la vista a molti gattini a seguito di perforazione dei globi oculari.
Ritornando alle blefariti, entrambe queste deformità palpebrali se non corrette con un’appropriata chirurgia plastica palpebrale possono irritare e danneggiare in modo anche severo l’occhio interessato. Frequenti sono anche i casi di ulcera corneale. Si tratta di piccole ferite sulla cornea che provocano forte dolore ed intensa lacrimazione, con l’occhio che può assumere un aspetto grigiastro o azzurrino. E poi c’è l’infiammazione dell’uvea (Uveite) che è la parte vascolarizzata dell’occhio, che oltre a provocare dolore ed arrossamento dell’occhio nei casi più gravi può causare la perdita della vista. Questa malattia è spesso presente nei soggetti affetti da leishmaniosi. C’è poi la cheratocongiuntivite secca (occhio secco) dovuta ad una improvvisa ridotta produzione di lacrime che provoca prolungata secchezza dell’occhio con gravi irritazioni e danni corneali.
Un’altra patologia molto severa è il glaucoma, causato dall’aumento della pressione endoculare che può provocare severi danni al nervo ottico e di conseguenza alla vista: si presenta con pupilla dilatata ed un vistoso aumento del volume dell’occhio interessato. La cataratta, anche per loro nota patologia della vecchiaia, si evidenzia con l’opacizzazione del cristallino che induce una visione offuscata; quando matura al centro dell’occhio si evidenzia la presenza come di un sassolino bianco che ne denuncia la perdita completa della vista.
Un’altra malattia dell’occhio di cani e gatti piuttosto frequente nei soggetti fino all’anno di età è il prolasso della ghiandola della terza palpebra. Questa impropriamente così denominata poiché il suo vero nome è: nittitante. È localizzata nell’angolo interno dell’occhio ed è presente in quasi tutti gli animali domestici.
Questa ghiandola, che alloggia all’interno della terza palpebra, elabora fino al 60% delle lacrime. Mentre la vera funzione di questa terza palpebra è che ogni volta che gli occhi si chiudono questa si estroflette pulendo l’occhio da eventuali impurità come pulviscolo e piccoli corpi estranei ad esempio peli negli occhi ed altro. In altre parole funge come il tergicristallo della nostra auto. Madre natura è come al solito provvida, perché i nostri amici animali in mancanza delle mani riescono a rimediare egregiamente.