serie b
Calcio, Bari balla sulle punte: il tandem Diaw-Nasti per prendere il volo
Si sono «rincorsi» e aspettati, ora i due attaccanti possono condurre i biancorossi ad un campionato di vertice
BARI - Si sono aspettati, si sono «rincorsi» ed ora eccoli finalmente insieme. Davide Diaw e Marco Nasti sono gli unici due attaccanti puri del Bari e sognano di diventare la coppia gol in grado di condurre i biancorossi ad un campionato di vertice. In queste prime dodici giornate di campionato sono stati schierati in tandem meno di quanto fosse nei programmi. Pur avendo cominciato il campionato uno al fianco dell’altro, da titolari, il binomio si è diviso dopo appena 14’ del match inaugurale contro il Palermo, quando Diaw si è fermato per un guaio muscolare che lo ha tenuto fuori per i quattro match successivi. Così, è toccato a Nasti portare il peso della prima linea dei Galletti, a volte lottando quasi da solo contro le difese avversarie. Ma il 20enne scuola Milan non è tipo da tirarsi indietro: ha trovato il primo gol al San Nicola, contro il Cittadella, quindi ha concesso il bis a Parma, continuando ad essere impiegato da titolare, per l’intera «era» Mignani.
Nel frattempo, il 31enne friulano ha superato l’infortunio, riproponendosi gradualmente: uno spezzone contro il Catanzaro, un altro a Parma (facendo staffetta proprio con il compagno di reparto), una mezzoretta con il Como, per trovare a sua volta il primo centro in biancorosso. Per rivederli insieme dall’inizio occorre, così, arrivare alla trasferta con la Reggiana, ma l’accoppiata dura appena un tempo: un affaticamento costringe Diaw ad uscire all’intervallo ed il viaggio in Emilia (con l’ennesimo, deludente, pareggio) segna l’esonero di Mignani.
DAL CAMBIO MODULO AL NUOVO ASSETTO - Con l’avvento di Pasquale Marino, le due punte sembravano destinate a diventare concorrenti. Il tecnico siciliano, infatti, pareva orientato a puntare con decisione sul 4-3-3: un solo centravanti, dunque, e due esterni offensivi. Difficile, pertanto, immaginarli insieme, se non in situazioni di necessità. Più attendibile, invece, l’ipotesi di una perenne staffetta. Situazione che si è verificata contro il Modena, all’esordio del mister di Marsala che in avvio ha puntato sull’esperto numero 18 per poi avvicendarlo nel quarto d’ora finale con l’emergente numero 9. La resa, però, non deve aver soddisfatto il nuovo allenatore dei Galletti. D’altra parte, Diaw e Nasti sono punte che prediligono l’assetto con un compagno al fianco: rapido, potente, abile ad attaccare la profondità il centravanti prelevato dal Monza, che ha bisogno di sponde e movimenti utili ad aprirgli spazi da aggredire in velocità; scaltro, tecnico e adatto al dialogo nello stretto il giovane originario di Pavia, che probabilmente non ha ancora la struttura fisica per reggere da solo il peso della prima linea. Utilizzando una sola delle due punte, Marino non riusciva a sortire l’effetto di riempire adeguatamente l’area di rigore e creare quel calcio aggressivo e offensivo che vorrebbe realizzare nel suo Bari. E allora, ecco che a Brescia ripropone i due attaccanti in tandem e, tra vari adattamenti, al Rigamonti nasce il 3-4-1-2 confermato anche con l’Ascoli.
IN CERCA DI UN «DOPPIO» ACUTO - I numeri raccontano che nelle prime 12 giornate, Nasti risulti tra i più utilizzati nel Bari: sempre presente (come solo Brenno, Dorval e Sibilli) , ha totalizzato 869’ e due reti. Diaw conta gli stessi gol, ma in otto gettoni e 387’ complessivi. La «coppia», invece, è stata contemporaneamente in campo in sei gare, per soli 256’ totali. Scontato, quindi, che il tandem dovrà affinare automatismi e intesa, così come fare lievitare la quota gol dell’intera squadra, finora a segno 12 volte (peggior attacco tra le formazioni del perimetro playoff). Nasti e Diaw, peraltro, sono per ora in rincorsa di Giuseppe Sibilli, provvisoriamente capocannoniere dei pugliesi con tre centri. C’è una lacuna, inoltre, da colmare al più presto: i due attaccanti non sono mai andati a segno insieme all’interno degli stessi 90’. Chissà, magari l’occasione buona per un’esultanza «congiunta» potrà presentarsi già domani, nella trasferta contro la Feralpisalò, fanalino di coda della B. Una trasferta soltanto «simbolica» per il Bari che a Piacenza sarà accompagnato da quasi 1.500 sostenitori, con ogni probabilità un numero maggiore dei tifosi della compagine lombarda. Gennaio si avvicina: il mercato quasi certamente arricchirà il reparto almeno di un altro innesto di livello. Così come Menez morde il freno per bruciare le tappe e rientrare nella mischia al più presto. La concorrenza, dunque, è destinata ad aumentare. Ma Nasti e Diaw non molleranno la presa, decisi a dimostrare di essere l’oro la coppia dei sogni…