Unico pugliese

A nuoto da Capri a Napoli, l'impresa del 18enne nocese Stefano Perta

Patrizia Nettis

È tesserato per la piscina dell'Otrè, società specializzata nelle acque libere e sulle lunghe distanze

Unico pugliese in gara su sette italiani (cinque maschi e due femmine) su un totale di 23 partecipanti (13 uomini e 10 donne). Il più giovane iscritto tra i maschi, ad appena 18 anni. Ed è già un doppio record. Stefano Perta ha concluso in 8h06’23’’ la 54ma edizione della Capri-Napoli, lunga 36 km, la più antica maratona tra quelle appartenenti ai circuiti in acque libere della Fina. Perta è arrivato 11° dietro ad atleti professionisti provenienti da Argentina, Belgio, Brasile, Canada, Kazakistan, Macedonia, Siria e Stati Uniti. Il giovane, che vive e si allena a Noci, dove è nato, è tesserato per la piscina di casa dell’Otrè, società specializzata nelle acque libere e sulle lunghe distanze con una squadra che da anni si cimenta in gare che vanno oltre i confini della piscina.

Perta ha partecipato alla ultramaratona grazie alla qualificazione ottenuta lo scorso anno quando, appena 17enne, concluse in meno di 8 ore (7 ore e 25 minuti) la Capri-Napoli non competitiva guadagnandosi così l’accesso alla traversata competitiva 2019 che è anche la tappa finale del circuito mondiale Fina Ultramarathon Swim Series.
«Sono contento di averla portata a termine - dice Perta - ma non è stato facile. Le condizioni, rispetto allo scorso anno, erano difficilissime. Siamo partiti con lampi e tuoni all’orizzonte. Le prime due ore sono state gestibili perché sono riuscito a mantenermi con gli altri, ma quando siamo arrivati in mare aperto ho accusato fatica nelle braccia e ho perso il gruppo. C’era mare grosso e intorno alla quarta ora di gara ho pensato di ritirarmi».

Solo in mezzo al mare. E com’è profondo il mare, cantava Lucio Dalla. «Fondamentale è stato il mio allenatore, Ippazio Pinca (che era in barca a seguirlo, ndr). È stato lui che mi ha aiutato a non mollare incoraggiandomi sempre, la sua presenza mi è servita per riprendermi mentalmente più che fisicamente». Per preparare una gara del genere, Perna si è allenato duramente tra piscina e palestra. Tutti i giorni in acqua per più di 40 km a settimana più tre volte a secco (seguito dal preparatore Gaspare Spina). Agli allenamenti in piscina si sono aggiunte le sedute in mare. «Èstata Matilde Petruzzi (allenatrice della squadra master di Otrè, ndr) a trasmettermi la passione per il nuoto di fondo e a spingermi a partecipare a questa gara che lei ha tentato due anni fa. Vedevo Napoli all’orizzonte, anche se non avevo quasi più la forza di alzare la testa, ma sembrava di non arrivare mai».

Stefano Perta frequenta l’ultimo anno del liceo Scientifico «Leonardo Da Vinci» di Noci ed è già pronto a rituffarsi in una nuova stagione. Ha iniziato a nuotare da piccolino, come tutti gli agonisti, e non è più uscito dall’acqua. Obiettivi di quest’anno, oltre alle gare di categoria in piscina, saranno i campionati regionali di fondo e qualche altra tappa del circuito Fina anche su distanze diverse: «Nuotare in mare regala sensazioni speciali - dice Perta - hai modo di pensare tanto e di capire davvero quali sono i tuoi limiti e fin dove puoi spingerti».

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