RAI 2

Il caso Claps sotto la lente di «Dark Lines»

Alessandro Salvatore

I popolari casi di Marta Russo ed Elisa Claps si prendono la scena della puntata odierna di «Dark Lines-Delitti a matita», la serie true crime cadenzata da una narrazione da graphic novel

I popolari casi di Marta Russo ed Elisa Claps si prendono la scena della puntata odierna (su Rai 2 alle 23.15) di «Dark Lines-Delitti a matita». La serie true crime che è cadenzata da una narrazione da graphic novel mette al centro due giovani vittime di delitti che ancora oggi scuotono l’opinione pubblica. Marta Russo, studentessa di Giurisprudenza, fu colpita alla testa da un proiettile mentre camminava all’interno dell’università La Sapienza di Roma, il 9 maggio 1997. Morì cinque giorni dopo. Per l’omicidio vennero condannati due assistenti universitari, Giovanni Scattone e Salvatore Ferraro, rispettivamente per omicidio colposo e favoreggiamento. I due si sono sempre dichiarati innocenti. Il processo fu lungo, segnato da testimonianze controverse e da una verità giudiziaria che non convinse tutti: l’arma del delitto non fu mai trovata, il movente mai chiarito, e alcune perizie vennero contestate da esperti. Ancora oggi, a distanza di quasi trent’anni, molti si interrogano sull’esito di questa storia.

Più lineare, almeno in apparenza, il caso di Elisa Claps, scomparsa il 12 settembre 1993 a Potenza, dopo essersi recata in chiesa per incontrare un compagno di scuola, Danilo Restivo. Da quel giorno si persero completamente le sue tracce, fino al 2010, quando il corpo venne scoperto nel sottotetto della chiesa stessa. Un ritrovamento che svelò reticenze, omissioni e gravi negligenze. Sul corpo furono trovate tracce del DNA di Restivo, che nel frattempo si era trasferito in Inghilterra, dove fu condannato anche per un secondo omicidio. In Italia, nel 2014, arrivò la condanna definitiva per l’omicidio di Elisa.

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