Rai 3

Che bella Mesagne! Da enclave della Scu a simbolo di riscatto

Alessandro Salvatore

Da città adombrata dalla mafia a città che si è riscattata attraverso la sua bellezza. Il caso Mesagne finisce sotto i riflettori televisivi come esempio di «buona pratica civile». Stasera alle 20.15, su Rai 3, il giornalista Emilio Casalini racconterà il piccolo miracolo sociale che si è innestato nella terra che per decenni è stata ostaggio della Sacra Corona Unita. È questo l’argomento della puntata di «Generazione Bellezza», che racconterà questo straordinario cambiamento: una comunità che ha scelto di ricominciare dalla cultura, e di trasformare un passato di oppressione in un presente di bellezza condivisa.

Per decenni, Mesagne - borgo di 26 000 abitanti in provincia di Brindisi - è stata considerata la «capitale» della Sacra Corona Unita: città natale di Giuseppe Rogoli, il fondatore dell’organizzazione criminale pugliese. Ma oggi di quella stagione oscura resta solo un monito: le istituzioni locali, affiancate da forze dell’ordine, un impegno corale di scuole, parrocchie e volontari, hanno scelto di invertire la rotta. «Da tana della SCU a meta turistica tranquilla - racconta il sindaco Toni Matarrelli -, la Scu è stata una malattia da cui siamo guariti». Il tessuto urbano si è trasformato: vicoli ridipinti, aree riqualificate, Piazza dei Commestibili riaperta su modello moderno nord europeo, più di 300 nuove imprese hanno trovato spazio, oltre 120 associazioni promuovono eventi culturali; sette beni confiscati alla mafia sono ora sedi aperte alla cittadinanza. Un obiettivo: rendere la cultura motore di sviluppo. Tanto che l’industria del turismo ha preso il sopravvento sull’agricoltura.

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