Cine34

Venticinque anni di sangue, il «Romanzo criminale» della banda della Magliana

Nicola Morisco

Con otto David di Donatello e cinque Nastri d’argento Romanzo criminale (2005) diretto da Michele Placido, tratto dall’omonimo romanzo del 2002 scritto da Giancarlo De Cataldo edito dal Einaudi, è un film che racconta gesta e misfatti della banda della Magliana, la più potente organizzazione criminale che abbia mai operato a Roma. A questa organizzazione, vennero attribuiti legami con Cosa nostra, Camorra e ‘ndrangheta, ma anche con esponenti del mondo della politica e della massoneria, della loggia P2, dell’estrema destra eversiva, dei servizi segreti e del Vaticano. La vicenda, del quale ricordiamo anche La serie tv, è interpretata da Kim Rossi Stuart, Anna Mouglalis, Stefano Accorsi, Pierfrancesco Favino, Claudio Santamaria e Riccardo Scamarcio.

Il film andrà in onda questa sera alle 21.15 su Cine34. La storia racconta del segno de il Libanese: conquistare Roma. Per realizzare quest’impresa senza precedenti mette su una banda spietata e organizzata. Le vicende della banda e dell’alternarsi dei suoi capi (il Libanese, il Freddo, il Dandi) si sviluppano nell’arco di venticinque anni, intrecciandosi in modo indissolubile con la storia oscura dell’Italia delle stragi, del terrorismo e della strategia della tensione prima, dei ruggenti Anni ‘80 e poi di Mani Pulite. Per tutto questo tempo, il commissario Scialoia dà la caccia alla banda, cercando contemporaneamente di conquistare il cuore di Patrizia, la donna del Dandi. Questi piccoli delinquenti feroci che sono riusciti a terrorizzare Roma per anni, finendo poi invischiati in trame più grandi di loro, vengono seguiti con finezza psicologica e con grande attenzione.

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