Amore, cultura e riscatto sociale nel prezioso «Martin Eden» interpretato da Luca Marinelli

Luca Marinelli vinse la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla 76esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia con Martin Eden - in onda stasera alle 21 su Sky Cinema Drama (disponibile anche on demand) - film del 2019 diretto da Pietro Marcello, liberamente tratto dall’omonimo romanzo del 1909 scritto da Jack London. Intensa e perfetta è la sua interpretazione del marinaio di Napoli innamorato della vita e dotato di grande coraggio. Nel cast, Carlo Cecchi, Jessica Cressy e, fra gli altri, Chiara Francini e Giordano Bruno Guerri.

Martin, dopo aver salvato Arturo Orsini da un terribile pestaggio, viene accolto con riconoscenza dalla famiglia del ragazzo dell’alta borghesia e presentato alla sorella Elena.

Il colpo di fulmine tra i due fa scattare in Martin il desiderio di «essere degno» di Elena. Innanzitutto quello di riuscire a diventare un uomo istruito perché è rimasto fermo alla licenza elementare. Fa tutto da solo, legge come un matto e assorbe grazie alla sua grande intelligenza ogni singolo aspetto della materia affrontata.

Ad un certo punto emerge il suo talento più profondo: quello per la scrittura. Ma la capacità narrativa, almeno inizialmente, non paga, perché ogni sforzo letterario viene rifiutati dalle redazioni. Martin si vede respinti saggi, racconti e poesie, lavori letterari proposti con segno troppo differente per i gusti standardizzati. Purtroppo per l’amata Elena e la sua famiglia borghese l’assenza di una «posizione» è un problema, o meglio, una carenza imperdonabile.[red.spett]