L'appuntamento
Energia e innovazione tecnologica: la strada del Taranto Eco Forum
Due giorni per fare il punto su rinnovabili, sostenibilità, biorisanamento
TARANTO - Energia e innovazione, Taranto fa scuola e accende un faro sui progetti capaci di traghettare l’Italia verso una transizione giusta. Circa 400 presenze ieri per l’avvio della due giorni del «Tef», il Taranto Eco Forum organizzato da Eurota ETS e RemTech Expo con l’alto patrocinio del Parlamento Europeo, in co-branding con il Comune di Taranto e grazie al sostegno di partner come Eni, Edison Next e CTE Calliope e di numerose realtà pubbliche e private. Rinnovabili, decarbonizzazione, sostenibilità, biorisanamento e start up sono state le parole chiave di questa prima giornata. A dettare l’agenda un Comitato tecnico scientifico presieduto dal professor Vito Felice Uricchio, Commissario straordinario per le bonifiche. Ad aprire la seconda edizione dell’evento, introdotta dal direttore della «Gazzetta» Mimmo Mazza, sono stati gli organizzatori Patrick Poggi, presidente di Eurota ETS, e Silvia Paparella, consigliera delegata di Ferrara Expo e general manager di RemTech Expo. Poi gli interventi, tra cui quelli di Giuseppe Vadalà, generale di brigata dei Carabinieri e Commissario unico per realizzazione degli interventi necessari all’adeguamento della normativa delle discariche abusive presenti sul territorio nazionale; lo stesso Uricchio; l’ammiraglio Vincenzo Montanaro, comandante interregionale Marittimo Sud della Marina Militare. Quest’ultimo ha parlato degli investimenti della forza armata a tutela dell’ambiente. La base navale di Taranto sarà ristrutturata con un piano per l’alimentazione che sfrutterà l’energia fotovoltaica. Grande attenzione della Marina anche nella progettazione delle unità navali future che avranno un’anima «green» per ridurre l’impatto ambientale.
La prima giornata di Taranto Eco Forum è stata caratterizzata da una serie di tavole rotonde sui temi delle energie rinnovabili, della mobilità sostenibile, della responsabilità sociale d’impresa, del biorisanamento, delle bonifiche e della valorizzazione dei rifiuti.
In remoto è intervenuto anche il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi, che ha rilevato le difficoltà legate allo “switch” tra motore termico ed elettrico nel medio periodo, pur segnalando l’importanza in questo momento di un periodo di transizione «dove i biocarburanti – ha detto – potrebbero essere un elemento sostanziale per accompagnare il nostro Paese alla riduzione delle emissioni. Oltre a questo, abbiamo bisogno di potenziare il sistema di approvvigionamento della rete elettrica, riuscendo ad avere produzioni green, quindi eolico, fotovoltaico e anche un miglior sfruttamento della parte idroelettrica».
Un focus molto interessante quello sugli investimenti previsti nell’eolico off-shore e sul progetto delle BRT a Taranto, le due linee di metropolitana leggera completamente elettriche che prevedono un investimento complessivo di circa 300 milioni di euro il cui progetto è stato inaugurato solo qualche giorno fa in città dal ministro Matteo Salvini.
Il Taranto Eco Forum si chiude oggi con altre quattro tavole rotonde, oltre l’approfondimento della mattinata con la partecipazione straordinaria del «Manifesto della Scienza», recentemente presentato a Roma dall’Italian Scientists Association, al quale parteciperà anche il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Vannia Gava.