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Università, Lum vince l’Innovation Olympics
Solo pugliesi gli studenti del team che ha conquistato la competizione internazionale
«Abbiamo vinto grazie vinto grazie all'approccio interdisciplinare e ad una attenta visione d’insieme». La prof.ssa Giustina Secundo, Ordinario di Ingegneria Economico Gestionale all’Università Lum, non nasconde la sua soddisfazione per la vittoria del team di studenti magistrali di economia e management e studenti triennali di ingegneria gestionale della Libera Università Mediterranea, di cui è coordinatrice, che si sono aggiudicati l’edizione annuale di Innovation Olympics, una competizione internazionale promossa dall’IXL Center e dal Global Innovation Management Institute di Boston che si basa su un programma di “active learning” che sfida studenti universitari ad integrare le loro conoscenze e competenze per risolvere un problema reale di innovazione e di crescita aziendale.
Prof.ssa Secundo se l’aspettava? «Sinceramente si. I ragazzi si sono mostrati subito creativi, concreti, professionali e molto motivati e hanno affrontato la dimensione dell’innovazione richiesta con le competenze apprese attraverso i corsi di studio che frequentano, integrando ognuno le proprie peculiarità».
La sfida di innovazione di questa edizione è stata posta dall’impresa “IndustrieTechnik” (ITK) attiva nell’ ambito cleantech/building automation e parte del gruppo svedese AB Regin. Agli studenti coinvolti veniva chiesto: «In un’ottica di pura innovazione di business, quali opportunità di crescita sono possibili per ITK, a parità di prodotti offerti, non necessariamente nel settore HVAC/R ?»
Pietro Marotti, studente del Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management, indirizzo “Innovation Management e Digital Transformation”, Antonio Rafaschieri, studente del Corso di Laurea Triennale in “Ingegneria gestionale”, indirizzo “Digital Management”, Anna Chiechi, studente del Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management, Indirizzo “International Management”, Annalisa Difino, studente del Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management, Indirizzo in “Innovation Management e Digital Transformation”, Giuseppe Mastrovito, studente del Corso di Laurea Magistrale in Economia e Management, Indirizzo “International Management”.
Ecco i nomi degli studenti che compongono il “dream” team composto da futuri ingegneri gestionali e specialisti di economia e management che ha vinto la competizione sbaragliando altri atenei, proponendo un business case innovativo, ovvero un Configuratore 3D compatibile con l’ampio portafoglio di prodotti offerto dall’impresa ITK, atto a creare maggiore attrattività, visibilità e customer loyalty del consumatore finale (B2B) attraverso la costruzione di una esperienza di acquisto Phygital.
«È stata la prima esperienza della Lum in una challenge internazionale – sottolinea la prof.ssa Secundo, delegata del Rettore all'Innovazione e Terza Missione – e ciò ha rappresentato un elemento di grande valorizzazione e stimolo per i ragazzi che hanno affrontato il confronto con grande autodeterminazione, interpretando il modello didattico della Lum orientato verso l’innovazione che viene promossa sotto ogni aspetto».
La semplicità e la pragmaticità della business case solution è stata altamente apprezzata dai managers dell’impresa che hanno proclamato gli studenti della LUM, tutti pugliesi, Global Winner.
È stato difficile? «Si, inizialmente lo è stato – ci dice Anna Chiechi – Entrare nell’ottica del settore di riferimento dell’azienda ha rappresentato la difficoltà maggiore. Poi, una volta circoscritte le esigenze dell’azienda, la difficoltà si è trasformata in determinazione e la sfida è diventata avvincente». «Tre aspetti di questa competizione mi hanno arricchito – racconta Pietro Marotti – il lavoro in team, coordinare competenze tecnologiche e tecniche e il confronto sul campo con figure professionali di spessore. Si è trattato di una opportunità enorme – aggiunge Annalisa Difino – soprattutto per noi studenti del primo anno. È stata una esperienza nuova molto formativa che spero di ripetere. E poi il lavoro in team è gratificante – spiega Antonio Rafaschieri – soprattutto questo gruppo che ha dimostrato una grande volontà di lavorare insieme per raggiungere un grande risultato».