Speciale Lum
Medicina e Chirurgia alla Lum, aperte iscrizioni ai test per 2023-2024
Lo scorso anno si sono candidati circa mille studenti. Il percorso formativo è realizzato in sinergia con l'Ente Ecclesiastico Ospedale Generale Regionale "F. Miulli"
Dall’anno accademico 2023-2024 il Ministero dell'Università e della Ricerca ha modificato le modalità del processo di selezione per l'ammissione ai corsi di laurea a numero programmato delle Università Statali. Ne parliamo con l’avvocato Antonella Rago, Direttrice Generale della Lum.
La LUM, in quanto Ateneo non statale, ha potuto esercitare le proprie scelte in autonomia nel rispetto delle norme nazionali. Come si svolgerà la prova?
«La prova di ammissione al Corso di Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia della Lum si svolgerà in un'unica sessione per via telematica "home-based" il giorno martedì 14 marzo 2023. Le iscrizioni al Concorso per l'ammissione sono aperte dal 15 novembre scorso e si chiuderanno il 5 marzo 2023. Ciascun candidato sosterrà la prova dal proprio domicilio. Tutte le procedure di svolgimento della prova sono dettagliate nel Bando relativo già pubblicato sul sito web ufficiale dell'Università (www.lum.it) e la Segreteria di Dipartimento di Medicina è quotidianamente a disposizione per fornire ogni informazione. Lo svolgimento “home-based” della prova va incontro alla necessità di studenti e famiglie di ridurre i costi che sono costretti a sopportare per i viaggi e i soggiorni nei luoghi di svolgimento della prova. Lo svolgimento della prova è curato interamente da una società esterna, SELEXI Srl, leader nazionale nell'organizzazione di prove selettive per Enti pubblici e privati che da anni gestisce concorsi indetti dalla Pubblica Amministrazione e test di ammissione universitari per Corsi di Laurea di numerosi Atenei italiani»
Il programma dei quesiti è diverso da quello nazionale.
«In parte sì. Il programma di esame della prova selettiva è stato ripensato dalla Lum per dare risalto alle capacità di pensiero scientifico, pensiero critico e capacità di analisi e comprensione di testi accademici. Inoltre, si faranno emergere la conoscenza basilare e l'attitudine allo studio delle materie più attinenti alle scienze mediche. La prova si compone di un set di quesiti parzialmente differente da quello nazionale: 30 quesiti di ragionamento logico-matematico, 10 quesiti di biologia, 10 chimica e 10 di fisica. Il tempo totale a disposizione dei candidati per completare la prova sarà di 100 minuti. La LUM e SELEXI garantiranno la massima sicurezza dello svolgimento della prova secondo protocolli operativi certificati nel rispetto della normativa nazionale».
Il Corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia dell'Università LUM è attivo da due anni accademici e si è caratterizzato per un grande interesse da parte degli studenti.
Lo scorso anno si sono candidati circa mille studenti. Il percorso formativo è realizzato in sinergia con l'Ente Ecclesiastico Ospedale Generale Regionale "F. Miulli" nelle cui strutture gli studenti svolgono attività di tirocinio e lezioni già a partire dal secondo anno di corso.
I posti disponibili per l'immatricolazione al primo anno di Corso di Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia sono 120. La Regione ha provveduto ad un ampliamento del potenziale formativo in ambito sanitario . Avere più posti disponibili nelle sedi universitarie regionali contrasta il fenomeno della emigrazione della popolazione studentesca verso gli Atenei del Nord del Paese ed esteri: fenomeno che ha come effetto a cascata quello di depauperare sensibilmente le Regioni del Mezzogiorno di studenti eccellenti. La LUM ed il "Miulli" si sono posti come obiettivo quello di offrire una formazione di eccellenza ai propri studenti, con un'attenzione particolare allo sviluppo di quelle competenze legate alla gestione delle nuove tecnologie applicate al settore della Sanità. Nel percorso di studi vi è una attenzione particolare alla formazione della figura di un medico capace di relazionarsi sia sul piano professionale che umano con il malato. Si vuole formare professionisti che possano operare per la crescita di una "Medicina del Territorio" basata sui bisogni del paziente».