Punti di vista
Matera quando sarà città intelligente?
Prima Smart City della storia, Matera ha sfruttato con largo anticipo le risorse naturali a sua disposizione consentendo la creazione di un ecosistema sostenibile in grado di dare la vita ad una grande comunità. Ultraterrena, mobile, trasparente e insapore, l’acqua è stata la risorsa più preziosa conservata attraverso un sistema sotterraneo di cisterne e canali, praticamente un acquedotto nascosto ingegnoso e sofisticato grazie al quale Matera si è posizionata tra le città intelligenti più antiche del pianeta. Un condominio dell’antichità sviluppato su più livelli che l’ha portata nel futuro grazie a strategie creative e sostenibili per il reperimento e il risparmio delle risorse. Osservandola dall’alto, i tetti delle case di tufo sono puntellati di pozzi da cui l’acqua viene fatta defluire, le canalette ne raccolgono il flusso verso le vasche di decantazione, dove viene purificata prima di entrare nelle cisterne a goccia che caratterizzano le antiche abitazioni scavate nella roccia. Sostenibilità ambientale, museo a cielo aperto, sperimentazioni culturali, polo scientifico avanzatissimo a livello mondiale la identificano centro urbano dell’evoluzione culturale e tecnologica, e per una città del Sud Italia non è poco. Mentre il passato è stato costellato di grandi conquiste, grazie a pochi uomini dotati di lungimiranza, capacità politica e intelligenza, oggi sorge spontanea la domanda su chi sarà in grado di traghettarci nella direzione più intelligente per il suo futuro sostenibile. E soprattutto, come se ne favorirà la crescita? Siamo all’altezza di onorare l’eredità che ci hanno lasciato i nostri avi senza fare buchi nell’acqua? Stiamo investendo su reti, connessioni, cultura, infrastrutture, servizi, soccorsi, solidarietà, per costruire un modello di sviluppo economico, urbano e sociale giusto? E soprattutto, il capitale umano, la risorsa più importante su cui puntare, è all’altezza del compito? Come lo stiamo selezionando, formando, attraendo e incentivando a rimanere? Dove è il dialogo consapevole con le istituzioni pubbliche e culturali? Rimbomba nelle orecchie la frase: “Avete scommesso sulla rovina di questo paese e avete vinto”, che, secondo il Post, è la più rappresentativa del decennio scorso, in cui, proprio nel film “Il capitale umano”, il racconto della provincia italiana viene fuori in tutto il suo splendore e in tutta la sua miseria. Ma questo non è un film, è una bellissima città, unica al mondo, in cui abbiamo il privilegio di vivere, coltivando il dovere di proteggerla e impreziosirla. Come l’acqua dobbiamo trovare la via migliore per far fluire, goccia dopo goccia, con determinazione e costanza, una nuova idea di città smart, non solo utilizzando artifici computazionali ma evitando semmai la ritirata delle migliori intelligenze naturali.