Creduto il killer delle vecchiette in carcere innocente da 11 anni
BARI - «Sono in carcere da 11 anni e 4 mesi, me ne rimangono da fare altri undici ma io sono innocente». Ai microfoni di 'StudioAperto', che lo ha intervistato nel carcere di Volterra, grida la sua innocenza Vincenzo Faiuolo, uno degli otto imputati finiti in carcere (sei in relazione a quattro omicidi, due per reati collegati) per omicidi di donne anziane avvenute in Puglia negli anni Novanta e poi confessati dal presunto autore, Ben Mohamed Ezzedine Sebai, tunisino di 44 anni.
Faiuolo, 46 anni, è l'unico imputato ancora detenuto; sono invece liberi dopo anni di carcere Davide Nardelli, Francesco Orlandi, Giuseppe Tinelli e Cosimo Montemurro. Si è invece suicidato in carcere dopo essere stato condannato Vincenzo Donvito. Dopo questo suicidio Sebai ha deciso di collaborare con la giustizia confessando i delitti contestati ai sei.
«La giustizia forse funziona lenta, male, io sono innocente - afferma ancora il detenuto -, la legge non è uguale per tutti anche loro sono umani e possono sbagliare ma a me mi hanno perseverato. Prima di arrestare una persona bisognerebbe vedere bene i fatti ma se no, è un peccato perché si perde solo una vita. Sono entrato in carcere che avevo 35 anni ora ne ho 46 e ho perso tanto, penso che se fossi fuori, una vita me la sarei fatta. Mi manca tanto mia madre, mia nonna che mi hanno cresciuto, ho dei nipotini che non ho conosciuto per niente, vorrei riabbracciare tutti, soprattutto mia mamma che ha molto patologie e sono cinque anni che non riesco a vederla. Mi domando come mai sono ancora in carcere? Sono un ragazzo calmo, ho tanta pazienza, ho sempre sperato che uscisse la verità a galla e che mi scarceravano e io non vedo l'ora che arriva la mia scarcerazione».
Ora la procura di Taranto ha riaperto il caso ma il processo al vero serial killer che aveva già confessato nel 2006, non inizierà se non nel 2009.