Castellana - Muore durante una Tac

CASTELLANA GROTTE (Bari) - Sei mesi fa si era sottoposto senza problemi ad un esame di risonanza magnetica, dopo aver subito un intervento chirurgico alla testa per una banale asportazione di una cisti. Ieri, poco dopo aver assunto il liquido di contrasto e aver iniziato l'esame, Giovanni Giordano, 57 anni, di Altamura (Bari), si è sentito male e a nulla sono serviti i tentativi di rianimarlo. L'uomo è morto poco dopo il ricovero in ospedale, dov'era stato trasportato con un'ambulanza del "118".

Tutto è accaduto a Castellana Grotte (Bari), nel laboratorio radiologico "Viterbo Di Carlo s.r.l.". La moglie di Giordano ha sporto denuncia ai Carabinieri, chiedendo che venga fatta luce sulla morte del marito, che era in buona salute. La Procura della Repubblica di Bari ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo e il Pm di turno, Carmelo Rizzo, ha disposto l'autopsia. Domani verrà affidato l'incarico al medico legale dell'Università di Bari Francesco Introna, mentre tre medici del laboratorio radiologico stanno per ricevere un'informazione di garanzia con l'ipotesi di reato di cooperazione in omicidio colposo.
«Quel liquido viene somministrato in dosi da 10 cc - dice il direttore sanitario del laboratorio radiologico, Marcello Viterbo - e non ha controindicazioni da parte del ministero della Salute, tanto che non sono previsti esami preliminari». Viterbo racconta che «poco dopo aver iniziato l'esame il medico in servizio ha sentito dall'altoparlante che il paziente tossiva. L'esame è stato interrotto e il paziente sul lettino è stato portato fuori dalla sala».
L'uomo, aggiunge il medico, accusava «conati di vomito, seguiti da contrazioni muscolari e bava alla bocca». A quel punto è stato chiesto l'intervento del "118", mentre i medici hanno cercato di rianimare il paziente, ma dopo qualche segnale di miglioramento l'uomo è deceduto in ospedale.
Per il presidente dell'Aaroi (Associazione anestesisti-rianimatori ospedalieri italiani), il mezzo di contrasto per eseguire l'esame di risonanza magnetica «può, in rari casi, provocare reazioni allergiche fino allo shock anafilattico, e se il paziente non viene subito rianimato, entro tre-quattro minuti, rischia la morte». Da parte sua l'anestesista dell'Università Federico II di Napoli Rosalba Tufano spiega che i test preliminari per l'assunzione del liquido di contrasto «vengono eseguiti solo su pazienti che abbiano una storia clinica a rischio o allergie conclamate».
Spetterà ora al medico legale stabilire se non si poteva davvero far nulla per evitare la morte di Giovanni Giordano.
Altro caso oggi di morte sospetta a Caltanissetta dove Luigi Scaduto, di 74 anni, è morto dopo essere stato dimesso dal pronto soccorso dell'ospedale Sant'Elia davanti all'ospedale. I familiari hanno presentato una denuncia e la Procura ha aperto un'inchiesta, affidata al pm Alessandro Aghemo, che ha iscritto nel registro degli indagati un medico dell'area di emergenza e un cardiologo e ha disposto l'autopsia sul corpo di Scaduto. L'ospedale, inoltre, ha avviato un'indagine interna sulla vicenda.

Privacy Policy Cookie Policy