Il fenomeno

Furti di uva nelle campagne pugliesi: «Serve un presidio interforze»

Gianpaolo Balsamo

Del Core: più incentivi per la videosorveglianza

È una stagione che avrebbe dovuto portare segnali positivi. I vigneti hanno garantito volumi abbondanti e di buona qualità, capaci di soddisfare la domanda dei mercati. Eppure a minare questa situazione favorevole si stanno verificando un po’ ovunque i furti d’uva da tavola che stanno tenendo in apprensione i viticoltori.

Confagricoltura Bari-Bat, nei giorni scorsi, ha denunciato un episodio di eccezionale gravità avvenuto nelle campagne di Noicattaro dove un noto imprenditore ha subito il furto di circa 10 tonnellate di uva «Autumn Crisp», per un valore commerciale stimato tra 30-35mila euro. «Siamo di fronte a un fenomeno organizzato: chi taglia, chi carica, chi trasporta, chi rivende. Non si tratta di pochi quintali portati via da singoli, ma di operazioni strutturate, vere e proprie razzie pianificate», ha commentato Massimiliano Del Core, presidente di Confagricoltura Bari-Bat.

Questi episodi rappresentano un attacco diretto alle imprese agricole, già alle prese con difficoltà organizzative per carenza di manodopera e costi di produzione, raccolta e confezionamento in costante aumento, con un mercato incerto e scarsa competitività internazionale. Oltre al danno economico si aggiunge il clima di insicurezza che molti agricoltori vivono quotidianamente, costretti a presidiare i campi con uomini e mezzi propri, esponendosi a rischi personali e senza alcun sostegno.

Così come avvenuto nella provincia Bat dove si è riunito un tavolo tecnico in Prefettura, Del Core ha chiesto formalmente alla Prefettura di Bari di convocare con urgenza un incontro con tutte le organizzazioni agricole e le forze dell’ordine del territorio per attivare un coordinamento interforze che consenta un presidio più efficace delle aree rurali. «È fondamentale - continua Del Core - che le forze dell’ordine possano coordinarsi tra loro per presidiare meglio le campagne, magari mettendo in rete anche i sistemi di videosorveglianza pubblici e privati già presenti sul territorio».

«Agli agricoltori - conclude il presidente di Confagricoltura Bari-Bat - è necessario garantire supporto e protezione. Non possiamo lasciare che gli sforzi di un intero anno vengano vanificati da vere e proprie bande criminali organizzate, con furti per migliaia di euro. A tal riguardo anche la Regione potrebbe sostenere in modo concreto le aziende agricole in un momento cruciale della campagna di raccolta stanziando fondi per incentivare la videosorveglianza nelle zone agricole». All’appello di Confagricoltura, si aggiunge anche quello della Cia.

«Le campagne da troppo tempo sono nel mirino di una criminalità che sembra padrona del territorio - ha spiegato Giuseppe De Noia, presidente provinciale di Cia Levante Bari-Bat - nonostante i sistemi di sicurezza adottati dalle aziende e l’impegno di forze dell’ordine e magistratura, che andrebbero supportati con una maggiore dotazione di personale e mezzi».

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